Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
FELTRI
Mattia Bergamo 23 giugno 1969. Giornalista. Della Stampa (capo della redazione romana).
Lanciato dal Foglio, è passato anche da Libero (diretto dal padre Vittorio). «Una volta Berlusconi mi telefonò e disse: “La prima cosa che faccio la mattina è leggere la tua Letterina sul Foglio”. Ero molto felice. Poi ho scoperto che aveva detto la stessa cosa a mio padre,
per i suoi editoriali» • «Stenio Solinas lo ha inserito in Giganti di carta, un libro che celebra i grandi del giornalismo, accanto a Eugenio Scalfari e ad
Alberto Ronchey. Ferdinando Adornato, su Liberal, lo ha definito “una delle penne più felici del giornalismo italiano”» (Claudio Sabelli Fioretti) • Inizi al Giornale di Bergamo: «Avevo 19 anni e facevo l’università. A casa mi lamentavo perché non avevo soldi. Mio padre, che aveva diretto il Giornale di Bergamo, chiese di
farmi collaborare. Cominciai con l’inserto per le scuole medie. Poi ho fatto sport, cronaca nera, politica. Dopo
quattro anni, nel 1992, mi hanno assunto» • Quando era un cronista alle prime armi, il babbo leggeva i suoi articoli senza
pietà: «Se ti va bene, arriverai all’Eco di Bergamo» ecc. • «Io credo di avere delle caratteristiche diverse da mio padre. Alcune migliori e
molte peggiori» • Una figlia, Benedetta (2006) dalla giornalista del Foglio Annalena Benini
(Ferrara 31 maggio 1975), nipote di Daria Bignardi. [awr]