Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
FAZIOLI
Paolo Roma 1944. Industriale. Produttore di pianoforti. «In famiglia, eravamo industriali del legno: diciamo che la materia prima è rimasta la stessa, è cambiato il prodotto finale» • «All’inizio, in casa lo prendono per matto, ma lui ha un’idea precisa: “L’abete rosso della Val di Fiemme che Stradivari usava per i suoi violini doveva
andar bene anche per il pianoforte”. Ha l’umiltà e l’intelligenza di scegliere un formidabile quartetto di collaboratori, artigiani e
scienziati: Guglielmo Giordano, “luminare del legno, della sua vita”; Lino e Pierluigi Taveron, padre e figlio, che lasciano i mobili per seguire l’ingegnere pianista; Pietro Righini, torinese, studioso e tecnico di acustica “che da subito ha fatto parte del team”. Le mani, le orecchie, la testa: servono tutte, per costruire uno strumento che
piaccia. Il mensile inglese “Gramophone” ha dedicato “ai Fazioli” un servizio, che nel titolo riassume il senso dell’impresa: “Il rischio era grande: chi avrebbe mai comprato un pianoforte italiano?”. Proprio il Paese che, con Bartolomeo Cristofori, a Firenze nel primo
Settecento, è considerato l’inventore del pianoforte moderno, era scomparso dal mercato mondiale» (Sandro Cappelletto).