Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
FANTASTICHINI
Ennio Gallese (Viterbo) 20 febbraio 1955. Attore. Da ultimo: il gay tradito e
abbandonato di Saturno contro (Ozpetek, 2007), il sicario di Notturno bus (Marengo, 2007), il padre di Prova a volare (Cicconi Massi, 2007), il pugile fallito di Two fists, one heart (Seet, 2008). Nel cast della miniserie tv Tigri di carta • Figlio di un maresciallo dei carabinieri: «Mio padre chiamava mia mamma al balcone: “Giulietta, aggiungi un piatto di pasta, che abbiamo arrestato uno e deve
mangiare”. Erano innamorati persi, non smettevano mai di toccarsi. Un modello
meraviglioso, che ho passato la vita a distruggere. La notte li sentivo...
quante scopate si facevano. Eppure, hanno avuto tre figli tutti depressi. A 18
anni mi sono sposato per poter dormire con la mia ragazza. A 19 ci siamo
lasciati» (a Marina Cappa)
• «Nato a teatro con Dario Fo, Memé Perlini, Falso Movimento, ha alternato il cinema con la tv, anche se è stato soprattutto il cinema con film come Porte aperte di Gianni Amelio, La stazione di Rubini, Una storia semplice di Emidio Greco, Ferie d’agosto di Virzì ad avegli fatto conquistare stima e notorietà» (Simonetta Robiony) • «A differenza di molti colleghi sono convinto che si possa fare anche una buona
fiction. Purché sia breve» • Ha avuto problemi con l’alcol: «Era il prezzo della mia malinconia. Ho frequentato gli Alcolisti anonimi, a loro
devo molto» • Un figlio, Lorenzo, avuto da Nadia: «Ha attraversato buona parte della mia vita. E con lei è finita malissimo. Tre cause: civile, penale e al tribunale dei minori. Volevo
Lorenzo in affidamento. Non eravamo sposati e quindi per me era tutto più difficile, si pensava che dovessi versare l’assegno e basta» • Fama di violento: «Siccome c’è una certa frustrazione nel non potermi mandare a quel paese, dicono che sono
uno che dà cazzotti».