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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

FAGIOLI

Massimo Monte Giberto (Ascoli Piceno) 19 maggio 1931. Psicoanalista • «Quello che disse: “Freud è un imbecille”» (Goffredo De Marchis) • «Glorioso e indecifrabile intellettuale del secolo scorso, ispiratore di notevoli
e dolentissimi film di Bellocchio che, a rivederli oggi, fanno l’effetto di Von Stroheim» (Michele Serra). «Gli incontri con Massimo cambiano le persone» (il regista Marco Bellocchio) • «L’ex guru degli anni Settanta, l’ex giovane e talentuosa promessa della psicoanalisi freudiana, che scosse, e
secondo alcuni deturpò, fino a guadagnarsi l’esaltante e faticosa fama di eretico (estesa poi, con il trascorrere del tempo,
anche alla politica e al marxismo). Assemblee trasformate in psicoterapia di
gruppo, le signore dei salotti radical-chic pazze di lui, plotoni di militanti
che a sinistra cominciavano a farsi chiamare “fagiolini”. Il Maestro aveva fascino e carisma, genialità e astuzia» (Fabrizio Roncone)
• «Le riunioni dei “fagiolini” si svolgono quattro volte a settimana in Piazza San Cosimato, nel rione
Trastevere in Roma. Vi partecipano centinaia di persone. Fagioli, unico
oratore, esige il più assoluto silenzio. Le analisi collettive sono gratuite, ma solitamente si lascia qualcosa all’ingresso». (Giancarlo Perna) • Istinto di morte e conoscenza (Armando, 1972) il libro che lo fece conoscere, nel 1972. Dopo Teoria della nascita e castrazione umana (Nuove Edizioni Romane, 1974) la rottura con la Società psicoanalitica italiana • Amico di Fausto Bertinotti, gli si attribuì un ruolo decisivo nella presa di distanza dai violenti dei centri sociali da
parte del leader di Rifondazione comunista. Possiede la libreria romana Amore & Psiche, la casa editrice Nuove Edizioni Romane e la rivista trimestrale Il
sogno delle farfalle. Padrino del settimanale Left, lo si pose al centro dello scontro che portò al licenziamento di Adalberto Minucci e Giulietto Chiesa, direttore e condirettore della rivista, a sole due settimane dall’insediamento.