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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

FACCHINERI

Luigi Cittanova (Reggio Calabria) 19 giugno 1966. ’Ndranghetista, a capo della cosca omonima, un tempo in lotta con il clan locale
degli Albanese-Raso-Gullace • Già condannato per associazione mafiosa, omicidio ed estorsione. Inserito dal
ministero dell’Interno nell’elenco dei trenta latitanti più pericolosi, sfuggì a tredici ordinanze di custodia cautelare, finché, il 31 agosto 2002, dopo 14 anni di latitanza, fu arrestato a Cannes, in un
appartamento di lusso con vista sulla Croisette, a cento metri dal Salone del
Cinema dove si nascondeva da tre anni (vano il tentativo di calarsi dal
balcone). Mobili d’epoca, quadri d’autore alle pareti, i poliziotti gli trovarono in casa due fucili calibro
dodici, una carabina calibro 45 e tre pistole, una con silenziatore, e
munizioni in abbondanza
• Cominciò la carriera poco più che ventenne, quando, armato di fucile, bussava alle case degli imprenditori di
Cittanova e chiedeva tangenti da 50 milioni di lire (per convincerli lasciava
davanti all’uscio la testa mozzata di un cane) • Era in carcere quando gli notificarono un’altra ordinanza di custodia per narcotraffico (fatti commessi nel biennio
2000-2002, a Perugia e dintorni). La famiglia si era trasferita in Umbria in
una fase della faida con il clan Albanese-Raso-Gullace in cui stava avendo la
peggio. La faida era iniziata (per questioni di pascoli, si disse) il 23 marzo
1964, vittima Domenico Gerace, vicino ai Facchineri. Episodio terribile, il
lunedì di Pasquetta del 1975, quando, per giustiziare un Facchineri di nome Giuseppe,
uno squadrone di sicari gli entrò in casa e ammazzò pure la moglie, - Carmela Guerrisi, poco più che ventenne, e i due figli, Michele di 12 anni e Domenico di 9 che fu trovato
con le mani giunte, che stava pregando di non ammazzarlo. Nella faida, finita
nel 91, persero la vita una sessantina di persone, compreso un ignaro Ciccio
Vinci, di anni 18, freddato il 10 dicembre 1976 mentre accompagnava la zia in
macchina a prendere il marito ai campi dopo una giornata di lavoro (i sicari,
secondo gli inquirenti mandati dai Facchineri, lo avevano scambiato per un
altro)
• A Cittanova i commercianti, spolpati dalle estorsioni soprattutto dei
Facchineri, fondarono la prima associazione antiracket d’Italia (Acipac). L’ultima condanna inflitta grazie alle loro denunce, nel giugno 2007: 10 anni e 6
mesi per estorsione e associazione mafiosa a carico di Facchineri Luigi
(Tribunale di Palmi). Nel 2006 il presidente dell’associazione, Rocco Raso, disse che a Cittanova il racket non esisteva più (Claudio Careri, Danilo Chirico, Alessio Magro).