Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
EUSTACHIO
Marilù Merano (Bolzano) 1934. Pittrice. Fotografa • «Appena finite le scuole, in grigi collegi non troppo amati, Marilù, che è una specie di nomade sedentaria (“come i veri trasteverini attraverso malvolentieri il ponte”), comincia il suo viaggio d’artista nella Roma malandata e energica degli anni Cinquanta (“Ho imparato il mestiere con fatica”). Scuola di cartellonismo, insieme tra gli altri a Guccione e Sarnari, corso di
nudo a Villa Medici, anni di insegnamento del disegno nei carceri minorili
Gabelli e Casal del Marmo (“un mondo misero e vivace, abulico e violento, coatto e imprevedibile”), una sempre più appassionata frequentazione della fotografia» (Elisabetta Rasy). Ritrae piante, fiori e oggetti d’uso quotidiano dietro uno schermo fatto di reti, stoffe fogli di plastica o
vetro, in modo che l’oggetto ripreso compaia appunto al di là di una superficie più o meno trasparente, traslucida, diafana e si trasformi in immagine poetica.