Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
EMILIANO
Michele Bari 23 luglio 1959. Politico. Sindaco di Bari (dal giugno 2004). Segretario
del Pd in Puglia. Già magistrato • «È stato il pubblico ministero che più volte ha sgominato le bande della sacra corona ristorata dai nuovi affari dei
dirimpettai: “Ho arrestato albanesi, scafisti e intoccabili, ho vissuto in mezzo a bionde,
hashish, panetti e neve bianca”. Ma, essendo un pasticcio, Emiliano va pure a trovare le famiglie dei suoi
arrestati. Ha bussato a tutte le porte del famigerato “quadrilatero di Japigia”, “Madona me!, ancora lei”, sempre accarezzando teste di bambini e offrendo comprensione. Ebbene, questo
candore, che Emiliano chiama “la passione e il vizio dell’umanità”, può anche farci sorridere, ma rimane inquietante perché È difficile distinguere tra consenso e ricatto nei quartieri al limite della
legalità. Emiliano del resto È anche il giudice che mise sotto inchiesta la famosa missione Arcobaleno del
pugliese D’Alema, ma poi anche tra Emiliano e D’Alema È finita a baci baci» (Francesco Merlo)
• Nel marzo 2008 organizzò la Giornata della memoria per le vittime della mafia con don Ciotti e l’associazione Libera • Suggerì al Pd un’organizzazione simile ad al Qaeda: «Orizzontale. Ogni gruppo autonomo e capace di autoespandersi all’infinito. Come una cellula del corpo umano. La gerarchia verticale non serve. I
partiti finora si sono organizzati come Cosa nostra» • Sposato con Elena, avvocato. Tre figli (Giovanni, Francesca, Pietro).