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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

ELISA (Elisa Toffoli) Monfalcone (Gorizia) 19 dicembre 1977. Cantante. Scoperta nel 1995 da Caterina Caselli, che la lanciò con canzoni in inglese

ELISA (Elisa Toffoli) Monfalcone (Gorizia) 19 dicembre 1977. Cantante. Scoperta nel 1995 da Caterina Caselli, che la lanciò con canzoni in inglese. Nel 1997 tre Dischi di platino per Pipes & Flowers (di cui scrisse testi e musiche). Nel 2000 vinse il premio Tenco, nel 2001 il Festival di Sanremo (con Luce). Nel 2007 grande successo con Gli ostacoli del cuore (incisa in duetto con l’autore Ligabue). Nel 2008 ha curato col compagno Ali Soleimani Noori (produttore iraniano) una nuova versione del celebre musical antimilitarista Hair. È uscito poi il disco Dancing, ma solo in Usa e Canada. Anche un libro autobiografico: Un senso di me (Rizzoli, 2008) • Figlia di Silvia, parrucchiera. Col padre si sono lasciati «quando ero piccola. Praticamente non c’È mai stato» • «C’era un mio carissimo amico che voleva fare il musicista, aveva cominciato a suonare, poi si È ammalato di leucemia ed È morto quando aveva tredici anni. Era il mio migliore amico, eravamo cresciuti insieme, e nel momento in cui È morto, ancora di più, anche se ero già dentro la musica, mi sono promessa che sarei riuscita, per lui. Allora ho scritto su un foglietto, che ho ritrovato molti anni dopo, quando avevo già fatto il primo disco: “Io farò sognare il mondo con la mia musica”. Avevo undici anni e mezzo, firmato Elisa Toffoli» (a Gino Castaldo) • «A 14 anni cominciai a far la parrucchiera, il mestiere di famiglia. Di giorno tagliavo i capelli, la sera cantavo nei piano bar. Con quei soldi mi sono comprata il primo impianto e mi sono pagata le lezioni di piano. Mia madre mi diceva sempre: impara l’arte e mettila da parte, che poi se va male almeno un mestiere ce l’hai, non sei per la strada» • Considerata «la voce più pura e cristallina d’Italia» (Gianni Poglio), «Viene spesso definita la Bjork de noantri» (Marinella Venegoni) • «Quando canta si avventura su picchi di vocalità molto arditi, ma tutto le sgorga dal cuore, zampilla naturale come acqua di fonte. Dev’essere questo che incanta ogni volta in lei, soprattutto dal vivo. Usa i più spericolati virtuosismi, ma non si sente» (Giacomo Pellicciotti). [auv]