Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
EINAUDI
Ludovico Torino 23 novembre 1955. Pianista. Compositore. Performer. Nipote di Luigi
Einaudi (1874-1961, economista, fu il secondo presidente della Repubblica),
figlio di Giulio Einaudi (1912-1999, editore). • «Cerco la semplicità come traguardo» L’amore per la musica e per il piano gli fu instillato dalla madre, pianista a sua
volta (compositore il nonno materno). Studi classici, aperture al pop: un
eclettismo sonoro che attraversa i generi e gli ha fatto scalare le classifiche
di vendita. Nel 2008 un recital per pianoforte solo, di grande successo in
diversi paesi europei, ma anche in Giappone e in India • «A sedici anni decisi che la musica era la sola cosa che avrei voluto studiare
seriamente. Dunque lasciai il liceo e mi iscrissi al conservatorio, prima a
Torino e poi a Milano, dove mi diplomai. Privilegiavo lo studio della
composizione, perché non ho mai pensato di fare il pianista, né classico, né altro» • «Nessun musicista più di Ludovico Einaudi ha salvaguardato nel suo linguaggio l’eco della realtà, con influssi classici, minimalistici, pop, rock, jazz, aperto a paesaggi
sonori inesplorati di cui ha fatto uso nei video, nella musica per film, in
teatro, dalla Scala al Barbican di Londra, dall’Ircam di Parigi al Lincoln Center di New York: raggiungendo, soprattutto in
Inghilterra, livelli di popolarità molto vicini a quelli di una rockstar» (Riccardo Lenzi)
• «Le mie opere solistiche sono come canzoni: devono suonare naturali, senza
forzature. Berio mi piaceva perché non aveva la rigidità intellettuale dei compositori del suo periodo, aveva aperture verso tutte le
musiche del mondo e sapeva muoversi con disinvoltura fra Beatles e musica
africana. Così sono stato “a bottega” con lui per tre anni. Poi ho cercato di unire la profondità del pop con l’interiorità della musica classica. La mia è una musica che parla dentro. Un genere che scarseggia»
• Tra i suoi album Le onde (1996, ciclo di ballate per pianoforte ispirato dal romanzo di Virginia Woolf),
Eden Roc (1996), Divenire (Disco d’oro in Italia nel 2006 e trama musicale di un tour di 80 concerti) • Dopo che Nanni Moretti inserì alcuni suoi brani in Aprile, anche colonne sonore: Luce dei miei occhi, Sotto falso nome ecc. • Sposato con Anna De Carlo (sorella dello scrittore Andrea De Carlo), due figli.