Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
DORELLI
Johnny (Giorgio Guidi) Meda (Milano) 20 febbraio 1937. Cantante. Con Domenico Modugno
vinse i Festival di Sanremo del 1958 e 1959 con Nel blu dipinto di blu e Piove. Attore. Conduttore tv. «Quando uno come Zucchero ammette che il mio La bomba gli ha ispirato Il grande Baboomba, beh, sono soddisfazioni» • «A nove anni si era trasferito a New York per raggiungere il padre Aurelio che si
esibiva come cantante con il nome d’arte di Nino D’Aurelio. Un nome, appena storpiato dalla pronuncia americana, che suggerirà al ragazzo l’idea per il futuro nome d’arte. Intanto studia pianoforte e contrabbasso alla High School of Music and Art
di New York. Due grandi direttori d’orchestra, Percy Faith e Paul Whiteman, si accorgono del talento del ragazzo che
ottiene anche un buon risultato a un concorso per voci nuove promosso dalla
Cbs. Nel 1955 il ritorno in Italia.
Il debutto l’anno successivo nel film Cantando sotto le stelle di Marino Girolami con Luciano Tajoli e Nilla Pizzi. E poi il teatro (spronato
dal Maestro Danzi) con il debutto in La Venere coi baffi con i fratelli Maggio. Sono le prime pagine di una storia lunga e formidabile» (Franco Tettamanti) • «Cantante confidenziale come andava di moda negli anni Cinquanta poi attore in più di quaranta film, molta televisione nei doppi panni di interprete e di
conduttore infine tanto teatro dove cantare recitare e, se serve, fare qualche
passo di ballo» (Simonetta Robiony) • Ha tra l’altro portato in Italia Promesse promesse di Simon e Bacharach, con la Spaak • «Cominciai con l’avanspettacolo: io entravo in scena tutto vestito di bianco e cantavo una canzone in inglese e
nessuno mi applaudiva perché proprio non capivano. A Roma ero al Teatro Reale, allora avevo l’erre moscia ed ero tutto vestito di bianco. Gli spettatori aspettavano le
ballerine per cui cominciarono a darmi del frocio. Il successo vero arrivò a Sanremo quando cantai in coppia con Modugno Volare. Avevo vent’anni, c’era un clima diverso, tra colleghi ci si voleva bene, mi proteggevano tutti. Un collega venne da me a dirmi: se mi dai Volare io ti do due delle mie. Io stavo per cedere ma prima andai dal vecchio Ladislao
Sugar e gli chiesi consiglio. Lui mi disse: che cos’hai scelto? Io risposi Volare ma potevo anche cederla. Lui disse: ti sembra una mossa giusta? No, dissi io.
Bene neanche a me, non cederla» • Dopo quarant’anni, nel 2007 di nuovo in gara a Sanremo (per la decima volta) con Meglio così. Giuseppe Videtti: «Standing ovation alla carriera» • «Ho fatto film con Risi, Comencini, Magni, Steno, Salce ma più di tutti mi ha colpito Zampa per la sua onestà: era un uomo pulito» • «Mai stato schierato politicamente. Ma in questi anni ho assistito a un gran
vuoto legislativo su problemi terribilmente irrisolti: come quelli del lavoro.
Le canzoni non possono risolverli. Ma arrivano diritte all’anima delle persone, quando arrivano. E aiutano a pensare» (Corriere della Sera) • «È uno dei pochi attori italiani che trovano congeniale il particolare umorismo
asciutto del wisecrack, la battuta veloce sarcastica spesso di autodeplorazione con cui chi parla
commenta quello che gli sta succedendo» (Masolino D’Amico) • Sposato con Gloria Guida («L’ho conosciuto il 5 novembre 1979, e non È stato colpo di fulmine. Col tempo, però, ero sempre più attratta da quest’uomo che, pur appartenendo al mondo dello spettacolo, ne era come estraneo. Un
uomo pieno di classe, di talento»). Da lei ha avuto la figlia Guendalina. Altri due figli: da Lauretta Masiero,
Gianluca (Milano 24 marzo 1967, attore, cantante ecc.); da Catherine Spaak,
Gabriele. Tutti nomi con la G • «Con mio padre non mi parlo da tre anni. Non condivido il suo modo di essere ed
evito di aggiungere altro» (il figlio Gianluca a Oggi) • Negli ultimi anni fa sempre il pieno a teatro (vedi BERTI Orietta e BOLDI Massimo). [aue]