Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
DI ROSA
Donatella Nota come “lady golpe”, nell’ottobre 1993 insieme al marito (colonnello) Aldo Michittu rese pubbliche le rivelazioni
fatte da mesi ai magistrati fiorentini su un intrigo di traffici di armi e
progetti golpistici che avrebbero avuto per protagonisti il generale Franco
Monticone (suo amante), il latitante tedesco Friederich Schaudinn e l’estremista di destra Giovanni Nardi, morto in Spagna nel 1976, ma, secondo le affermazioni di “lady golpe”, ancora vivo all’epoca dei traffici raccontati, tanto che il cadavere dell’estremista fu poi riesumato. Condannata per calunnia, ritrattò le accuse. Si faceva volentieri fotografare in guêpière dai giornali.