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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

DI MARTINO

Antonietta Cava de’ Tirreni (Salerno) 1 giugno 1978. Saltatrice in alto. Primatista italiana (2,03
m il 24 giugno 2007 a Milano e il 2 settembre 2007 ad Osaka). Nel 2007 medaglia
d’argento ai Mondiali • Figlia di un ex pasticciere, è alta 1,695 (tiene a quel mezzo centimetro). «La sua pianta dei piedi misura 25,5 cm. Di piedi ne conta 72 per segnare sulla
pedana l’inizio della sua rincorsa che ha anche due appoggi di prelancio. Gli appoggi
veri della rincorsa sono 11 e vanno a comporre 10 passi. Di questi, gli ultimi
due, sono i cosiddetti “passi speciali” che preparano il corpo ad assumere la posizione migliore allo stacco:
sinistro-destro-sinistro. Sulla verticale del primo ritto va a esplodere il
piede sinistro a una distanza dal piano dell’asticella che varia da 85 a 100 cm. Più è alta l’asticella più distante è lo stacco. La velocità d’entrata è compresa tra i 6,8 e i 7,5 metri al secondo. Al momento del decollo la parabola
del suo corpo si inserisce su di un angolo d’uscita di 49°» (Giacomo Crosa)
• «Aveva cominciato come eptatleta (5687 punti il suo record) specializzandosi poi
come saltatrice e toccando l’1,98 nel 2001, quando a Edmonton fu finalista ai Mondiali. Ma subito dopo
cominciò una lunga serie di infortuni, fino all’operazione per la ricostruzione dei legamenti della caviglia sinistra, quella di
stacco» (la Repubblica) • «Posso dire ad alta voce, quasi urlare, che sono una donna fortunata. Mi è capitato di andare a trovare gente che vive veramente dei drammi. Io ho avuto
un infortunio a una caviglia, mi era sembrato fortuna».