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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

DELLA VALLE

Diego Sant’Elpidio a Mare (Ascoli Piceno) 30 dicembre 1953. Imprenditore (scarpe).
Presidente Tod’s. Padrone della Fiorentina. «Ho visto la fine di certi industriali che hanno fatto la figura dei ricchi
scemi. Ora, se io sono ricco non lo so, ma di certo non voglio diventare scemo» • Partecipazioni in Rcs (5,16%), Mediobanca (0,48%,), Piaggio (2%), Bialetti
(10%), Management & Capital (5%), Marcolin (20%). Tra i fondatori della Ntv (società privata di trasporto ferroviario). Nel gruppo Charme che controlla Poltrona
Frau. Nei consigli di amministrazione di Generali, Rcs, Ferrari, Lvmh, Bnl, Le
Monde ecc. «Non rinuncia mai a fare la sua parte quando si tratta di redistribuire le azioni
di qualche uscente» (Paolo Madron).


Ultime A partire da fine 2006 la Tod’s è sbarcata in estremo oriente con una serie di negozi in Cina, Corea del Sud,
India ecc. Nel dicembre 2006 Derek Lam è stato nominato direttore creativo del marchio • Nel marzo 2007 la Camera di conciliazione e arbitrato del Coni lo assolse dall’accusa di aver commesso un illecito sportivo nella cosiddetta Calciopoli (vedi
MOGGI Luciano) e lo condannò solo per violazione dell’articolo 1 del codice di giustizia sportiva, quello che parla dei principi di
lealtà, correttezza e probità (pena ridotta a 8 mesi e 5 giorni, la Corte federale lo aveva inibito per tre
anni e nove mesi). Giuseppe Calabrese: «Nessun imbroglio, insomma, solo un paio di telefonate eticamente poco corrette»
• Sempre nel marzo 2007, ammise di avere acquistato foto da un paparazzo della
scuderia di Fabrizio Corona: «Ma non ho subito alcun tipo di pressione e tanto meno forme di ricatto perché quelle foto non contenevano nulla di offensivo» (le aveva comprate per tutelare la privacy di alcuni ospiti del suo yacht) • Nel giugno 2007 annunciò insieme al fratello Andrea l’ingresso a titolo personale nella Piaggio (quota superiore al 2%, opzione per
arrivare fino al 5%) • Nel gennaio 2008 la decisione di versare a tutti i dipendenti una
supergratifica di 1.400 euro (116 euro mensili per l’intero 2008) fu criticata dai sindacati («un Tod’s di pane»): «Io sostengo da tempo che ormai le trattative sindacali, così come sono impostate oggi, non portano a niente, e il contratto dei
metalmeccanici ne è la dimostrazione. Il vero problema è che la coperta è troppo corta per tutti» (a Gabriele Dossena)
• Nel dicembre 2006 ha fondato con Luca Cordero di Montezemolo e Giovanni Punzo la società privata Ntv (Nuovo trasporto viaggiatori) in Italia la prima società privata nel trasporto ferroviario che dal 2011 farà concorrenza a Trenitalia con 25 treni Agv di nuova concezione (commessa alla
francese Alstom da 700 milioni di euro) «sulle tratte più ricche e redditizie, come i collegamenti superveloci Torino-Milano-Venezia e
Milano-Roma-Napoli». Si sono aggiunti all’impresa i Intesa Sanpaolo (21,4%), Generali (16,1%), Alberto Bombassei (5,4%) e
Giuseppe Sciarrone (2,6%). I tre fondatori detengono il 54,2% (quote
paritetiche).
[ass]


Vita «Mamma Maria aiutava papà Dorino al bancone della prima aziendina, cuciva tomaie, e lui, piccolissimo,
dormiva felice nei cestoni di vimini pieni di pelli. è cresciuto con una frase ripetuta a mo’ di ritornello: se vuoi fare bene i tuoi interessi, non devi farli contro gli
altri. “E paga perché, se ci riesci, il risultato è eccezionale, non solo dal punto di vista etico imprenditoriale, ma soprattutto
per il proprio equilibrio personale. Io ho tre concetti base. L’azienda deve andare bene e fare molto profitto; creare prodotti che soddisfino i
consumatori perché questo è il perno su cui si regge l’intera struttura; e non posso fare tutto questo pensando che i miei dipendenti
non stanno bene”» (Stefano Jesurum)
• «Quello che parte dai mocassini coi pallini di gomma diventati uno status symbol» (Laura Montanari) • «Ho cominciato a lavorare a 22 anni nell’azienda di mio padre perché mi ero sposato a 21 e volevo mantenermi da solo. Mio padre avrebbe preferito
che diventassi avvocato. Ho capito come si fabbricavano le scarpe in modo
artigianale e industriale e come si gestisce industrialmente un’azienda. Producevamo molto e vendevamo anche in America ma mio padre intuì che dovevamo avere un nostro marchio per uscire dalla semplice competitività di prodotto. Così abbiamo avuto la fortuna di vedere esplodere il prêt-à-porter nei primi anni Ottanta e di lavorare con alcuni stilisti: Ferré, Krizia, Fendi, Calvin Klein. Nascevano così le scarpe “by Della Valle”. Abbiamo introdotto colori nuovi, materiali nuovi, linee forti. La
fabbricazione era molto complessa, un enorme lavoro, e così pensai che bisognava creare un nuovo prodotto. Un prodotto di grande qualità e di buongusto. Il concetto era unire buongusto e innovazione tecnologica.
Nacquero così i marchi Tod’s e Hogan» (ad Alain Elkann)
• «Oggi non è solo imprenditore in proprio con un gruppo da mezzo miliardo di euro ma siede
anche nel board di quel colosso del lusso che risponde al nome di Lvmh, ossia
Louis Vuitton Moet Hennessy, e soprattutto è diventato uomo che conta nel mondo dei grandi affari. Ha una quota in Rcs, una
in Generali, dove ha anche un posto in consiglio. è stato azionista della Bnl dove ha combattuto all’ultimo sangue contro i “furbetti del quartierino” (vedi RICUCCI Stefano). Se non bastasse ha pure comprato la Fiorentina,
riportandola non solo in Serie A, ma pure al quarto posto. Un uomo attento agli
affari e anche alla politica in senso ampio, ad esempio quella associativa
degli imprenditori, e con forti legami di amicizia che vanno da Luca Cordero di
Montezemolo a Luigi Abete. Politicamente gli è sempre stata attribuita una preferenza per il centrosinistra, ma in versione
decisamente soft piuttosto che hard. Tanto per capirsi uno dei suoi maggiori
referenti politici è Clemente Mastella, al quale l’uomo che durante le settimane della Moda organizza fiabeschi eventi a Milano
riesce evidentemente a perdonare anche la celebre piscina mitiliforme. Che cosa
si senta davvero lo ha spiegato lui stesso a Daria Bignardi: “Sono uno di centro, provengo da una famiglia che votava i repubblicani veri, non
quella robetta di adesso. Sono moderato e laico. Nel 1994 ho persino creduto in
Forza Italia e nel progetto di Berlusconi. L’ho finanziato. Ma poi purtroppo mi sono dovuto ricredere”. Dunque, fa di certo parte delle perversioni di un paese in perenne
fibrillazione preelettorale il fatto che un uomo che ama spostarsi per mare sul
Marlin che fu di Jfk o su Te Vega, il veliero che fu di Calisto Tanzi
(acquistato per 4 milioni), sia celebrato anche sul Manifesto in un titolo come
“Diego Della Valle, il nostro bomber”. Peccato che anche Berlusconi abbia su di lui esattamente la stessa opinione — caso più unico che raro — del quotidiano comunista. Ha voglia Della Valle a definirsi moderato o ad
attaccare anche la sinistra — chiedere a Piero Fassino sull’appoggio agli immobiliaristi e la vicenda Unipol. Per Berlusconi, complice quel
Porta a Porta in cui l’(ex) amico imprenditore lo accusò di girare “con i foglietti in tasca” per spiegare agli italiani un paese rosa che non esiste, oggi l’uomo delle Tod’s è diventato un nemico» (Francesco Manacorda) • «Della Valle vede come il fumo negli occhi i sindacalisti. è un paternalista alla marchigiana, un finto olivettiano che cura con attenzione
l’immagine, fa opere di bene con la sua Fondazione insieme a don Vinicio Albanesi
ma poi licenzia chi prende la tessera della Cgil» (lo scrittore Angelo Ferracuti che ha indagato il settore calzaturiero nel
Fermano) • Dalla prima moglie Simona Pistilli ha avuto Emanuele, dalla di lei sorella
Barbara, sposata in terze nozze il 20 dicembre 2002, Filippo (i due sono
fratelli/cugini). Fratello di Andrea (vedi scheda), anche lui in Tod’s, Piaggio, Bialetti ecc.


Vizi «Il Signor Tod’s a una partitella a pallone con gli amici non sa dire di no. Gioca ala destra e
gli amici che invita a Casette d’Ete (Ascoli Piceno) o a Cala di Volpe rispondono ai nomi di Luigi Abete, Enrico
Mentana, Massimo Moratti». Appassionato di vela, vacanze fra la Sardegna e la Corsica. Idoli: «Paul McCartney, quando ero un ragazzo di provincia».