Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
DEL VECCHIO
Mauro Roma 7 giugno 1946. Generale. Senatore (Pd, dal 2008). «Non posso dire d’essere stato sempre di destra o sempre di sinistra» • Già responsabile del Comando operativo interforze, il centro decisionale che
sovrintende a tutte le missioni militari all’estero, «è un esperto di guerra psicologica. Ha condotto i soldati su due fronti caldi, in
missioni di peace keeping, in Kosovo e in Afghanistan» (Francesco Grignetti). «Fu il braccio armato del governo D’Alema. Per le copertine dei press kit usavo sempre la sua foto sul blindato,
mentre entrava a Pristina applaudito dalla folla. Sembrava quell’attore che fa l’americano in Roma città aperta...» (Gianfranco Scalas) • Durante l’ultima campagna elettorale incappò in una gaffe: intervistato da Klaus Davi, si lasciò scappare che «i gay nell’esercito sono inadatti». Dette la colpa alla sua ingenuità politica: «Un episodio che m’ha rattristato. Mi sono fidato e m’han fatto passare per un reazionario contrario ai gay nell’esercito». Per fare pace incontrò l’associazione di poliziotti e militari gay e lesbiche “Polis Aperta”
• Separato, una figlia e una compagna giornalista. [asl]