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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

DE LUCA

Erri (Enrico) Napoli 20 maggio 1950. Scrittore. Biblista. Tra i suoi libri: Non ora, non qui (1989), In alto a sinistra (1994), entrambi editi da Feltrinelli. «Il dialetto è come lo sport: deve essere appreso in prima età. Contiene destrezze muscolari, abilità, passi e scorciatoie inammissibili fuori dal campo...» • «Abbraccia due piani di scrittura: la narrativa, in cui spesso compare Napoli
(città dov’è nato prima di studiare a Roma al liceo francese), e le traduzioni dall’ebraico e dallo yiddish. “è stata la solitudine ad avvicinarmi a questa lingua, diventato oggi un impegno
nello studio quotidiano”, un esercizio che lo porta a curare molte traduzioni per Feltrinelli (Vita di Sansone, Libro di Rut, Giona/Ionà, Esodo/Nomi). De Luca ha svolto una varietà infinita di lavori (operaio qualificato in Fiat, magazziniere all’aeroporto, camionista, muratore): “Tutte esperienze che hanno inciso sui miei libri, dove le storie sono prese da
vita vissuta”. è stato impegnato politicamente sul fronte del 68, dirigente attivo di Lotta
continua, volontario delle missioni umanitarie in Bosnia: “Vedere la guerra accanto a casa mi ha colpito profondamente”» (Giorgia Garberoglio)
• «So scrivere soltanto di cose che ho vissuto in presa diretta. Nel napoletano mi
muovo a mio agio. è la mia lingua madre. è una lingua svelta, che risparmia tempo e spazio. Abbiamo conquistato il record
mondiale della brevità con il verbo andare: i’, una vocale appena. Io l’ho imparata da bambino, quando in famiglia di sera leggevamo a voce alta le
commedie di Eduardo e le poesie di Di Giacomo» • Alpinista: «Il gusto dell’arrampicata sta nel fatto che il corpo prende il sopravvento sulla testa.
Governa lui. è il regime democratico del corpo, la sua presa del potere».