Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
DE GREGORIO
Concita Pisa 19 novembre 1963. Giornalista. Dall’agosto 2008 direttore de l’Unità (prima donna). Ex di Repubblica. «Designata dal governatore sardo, Renato Soru, patron di Tiscali e nuovo
proprietario dell’Unità, Concita si è insediata in punta di piedi. La redazione era traumatizzata dall’improvvisa cacciata di Padellaro anticipata da un’inopportuna intervista di Walter Veltroni. “Sarebbe bello un direttore donna”, aveva detto il capo del Pd rivelando quanto bolliva segretamente in pentola
sul futuro del giornale. Un fulmine a ciel sereno. Padellaro intuì il benservito; la redazione che era stata scavalcata. Arrivava Concita» (Giancarlo Perna)
• Figlia di un magistrato (Paolo, morto nel 2008), mamma catalana, Concita anche
lei, come la nonna Concita, secondo l’uso di Barcellona di tramandarsi il nome tra primogeniti. Perna: «Nasce a Pisa. Elementari a Biella, seguendo gli spostamenti del padre. La
maestra dice: “Questa bambina farà la scrittrice”. Si stabilisce a Livorno dove frequenta il liceo classico. è tentata dal Conservatorio, dietro la madre concertista. “Ma non avevo abbastanza talento al piano”. A 16 anni si presenta al Tirreno. Franco Magagnini, direttore, guarda il filo
di perle che ha al collo e dice: “Bimba, il giornalismo non è per te”. Manda egualmente articoli. Batti e ribatti, il Tirreno la imbarca nell’85, già laureata in Scienze politiche. Cinque anni di nera. “Storie bellissime, teste mozzate e vecchiette squartate”. Vince il concorso Mario Formenton per uno stage nei grandi giornali e finisce
alla Repubblica. Giampaolo Pansa le fa da chioccia. Il direttore, Eugenio
Scalfari, la assume e catechizza: “Vedi con occhi che io non posso più avere” [...] Chi la detesta per la decisione con cui strappa ai colleghi le persone che vuole
intervistare appartandosi con loro, dice che non capisce nulla di politica, non
ha notizie, eccetera. In realtà, fu lei a scoprire le famose scarpe di D’Alema a 1,5 milioni di lire. Ha inventato la parola “girotondini” e lanciato le suffragette tipo Marina Astrologo. Tra i suoi cavalli di
battaglia, Nanni Moretti, che si apre solo con lei»
• I libri: Non lavate questo sangue (Laterza 2002) sui giorni del G8 di Genova, Una madre lo sa. Tutte le ombre dell’amore perfetto (Mondadori 2006, tra i sei finalisti del premio Bancarella) storie di madri e maternità, da ultimo Malamore. Esercizi di resistenza al dolore (Mondadori 2008) • Sposata con Alessandro Cecioni, (giornalista, autore di un libro sul mostro di
Firenze, ottimo rugbista), hanno avuto tre figli maschi (con loro vive anche il
figlio che il Cecioni ha avuto da un precedente matrimonio) • Balla (bene) il tango. [ara]