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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

DE CARLO

Andrea Milano 11 dicembre 1952. Scrittore. «Il mio problema è che vendo, e per quasi tutti i critici i romanzi che vendono sono commerciali.
Se non sono noiosi, non piacciono» • Figlio del grande architetto Giancarlo (1919-2005). Scoperto nell’81 da Italo Calvino che scrisse la prefazione a Treno di panna (Einaudi). Altri libri: Uccelli da gabbia e da voliera (Einaudi 1982), Macno (Bompiani, 1984), Yucatan (Bompiani, 1986), Due di due (Mondadori, 1989), Tecniche di seduzione (Mondadori, 1991), Arcodamore (Bompiani, 1993), Uto (Bompiani, 1995), Di noi tre (Mondadori, 1997), Nel momento (Mondadori, 1999), Pura vita (Mondadori, 2001), I veri nomi (Mondadori, 2002), Giro di vento (Bompiani, 2004), Mare della verità (Bompiani, 2006), Durante (Bompiani, 2008) • «Gli scrittori possono dividersi sommariamente in scrittori-letterati e in
scrittori-scrittori, immersi anche nella dimensione quasi fisica del proprio
lavoro. Io sento di appartenere a questa seconda categoria» • «Le donne sono molto presenti nella mia vita. Mi trovo quasi sempre ad avere a
che fare con amiche, ex mogli, compagne. Sono uno dei motivi principali della
mia vita. Ho bisogno delle donne, di dialogo e di consultazione. Al di là dell’attrazione erotica, che è molto importante, si innestano altre ragioni come il desiderio di
comunicazione. Tra uomini vi sono ragioni animali che rendono il rapporto
complicato. Ci sono confronto e rivalità che con le donne non esistono. Mi sono piaciute donne molto diverse. Ho cercato
da un lato una donna artista, dall’altro una donna rassicurante che possa essere la sponda di un artista. Come idea
cerco una ventenne con una testa da coetanea, ma è difficile. Le donne con cui comunico meglio hanno una decina d’anni meno di me. Mi piace molto andare a cavallo. I confini tra ozio e lavoro
nella scrittura sono molto sottili. Sono molto alla ricerca di una dimensione
spirituale. Non so quale religione. Certo non sono cattolico» (ad Alain Elkann)
• «Ai premi ho deciso di non partecipare. Sono manifestazioni nelle quali si
avviano i meccanismi perversi delle case editrici, in cui si esercita la
connivenza e il potere di ricatto» • «Nell’88 girai la riduzione di Treno di panna, con Carol Alt che mi fu imposta dai produttori. Accumulai in quel film tutti
gli errori possibili, feci tutte le cose che non si debbono fare, ero caduto
insomma in tutte le trappole immaginabili: ma credo di essermi vaccinato con
quell’esperienza» • Suona la chitarra • Vive a Montefeltro (Urbino).