Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
DAPPORTO
Massimo Milano 8 agosto 1945. Attore. Nel 2007 divenne il primo attore italiano
candidato negli Usa a un Emmy Awards (per Giovanni Falcone). Nel 2008 visto a teatro ne I due gemelli veneziani di Goldoni (regia di Antonio Calenda). «A me piace far ridere, ma mi sono nascosto per tanti anni, perché, avendo un genitore comico, mi ero ritagliato la parte del drammatico» • Figlio del grande Carlo Dapporto (1911-1989), iniziò con commedie brillanti passando poi alla tv con ruoli di grande tensione
drammatica a cominciare da Storia d’amore e d’amicizia di Franco Rossi (1982). Prima grande popolarità col personaggio del dottor Paolo Magri nella fortunata serie Amico mio (1 e 2, 1993-1994 e 1998). Nel 1997 Un prete tra noi e Mio padre è innocente, nel 2001 don Marco in Casa famiglia ecc. Da ultimo il commissario Marcello Fontana in Distretto di polizia 7 • «Dicono di lui che sfugga ad ogni classificazione, che riesca ad interpretare
ruoli tanto differenti tra loro in rapida successione. Forse troppo rapida.
Qualcuno lo ha definito il Fregoli della fiction. Il pubblico lo conosce come
dottore o prete ma di parti importanti Dapporto ne aveva già interpretate a bizzeffe anche in cinema: La famiglia di Scola, Soldati di Marco Risi, Mignon è partita di Francesca Archibugi. Poi, come spesso accade, il successo è arrivato tutto insieme. Quando ormai forse non se lo aspettava nemmeno più» (Romana Liuzzo) • Sul padre: «Lui era un personaggio, io invece interpreto dei personaggi» • Sposato con Stefania Longo, un figlio regista, Davide (1972), che l’ha diretto in Distretto di polizia 7 • Vorrebbe un nipotino e dice sempre al figlio Davide: «Tu fai un bambino e non ti preoccupare. A crescerlo ci penso io». Invece? «Ancora niente. Ogni tanto arriva con queste sventolone straniere. Brasiliane,
giapponesi, polacche, ma sostiene di non aver ancora trovato la donna giusta» (a Cinzia Marongiu).