Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
DAMIANO
Cesare Cuneo 15 giugno 1948. Politico. Viceministro del Lavoro nel governo ombra di
Veltroni. Nel 2008 eletto alla Camera col Pd. Ministro del Lavoro nel Prodi II
(2006-2008), fu duramente contestato da sinistra con l’accusa di far poco o nulla per i precari (i Cobas: «Amico dei padroni» ecc.). Il suo nome è legato alla riforma della previdenza complementare (riforma del TFR) • Ex sindacalista della Fiom, nel 2001 ruppe con Cofferati schierandosi con
Fassino e D’Alema nel drammatico congresso ds di Pesaro. «Prima “cane sciolto” ma simpatizzante per il gruppo del Manifesto, poi la tessera del Pci dal 1975.
Nella Cgil da delegato della Riv-Skf, a capo della Camera del lavoro di Torino,
a numero due della Fiom, vice del duro Claudio Sabattini. Ed è nelle estenuanti trattative sindacali che coltiva la sua “distrazione”: disegna vignette. Fino a raccoglierle in
Fassinéscion. L’Italia vista da Piero. Fassino, ovviamente» (la Repubblica) • Fassinéscion (2005) fu pubblicato dall’Unità • Autore di vari saggi e libri sul movimento sindacale, da ultimo (con Angelo
Faccinetto) Il lavoro interrotto (Rizzoli, 2007): «C’è una sola cosa che mi rimprovero: non aver scelto la strada, certo difficile, di
spaccare in due la Fiom presentando una lista alternativa a Sabattini» • Amante della musica classica, pittore dilettante, nel 2008 ha presentato a una
mostra al Vittoriano dedicata ai gatti, 170 tra disegni e acquarelli, e una
favola dal titolo Il viaggio del gatto sognatore • Sempre con la cravatta di maglina a strisce orizzontali, unica divergenza con
Piero Fassino: «Io sono per il nodo all’inglese, con il buco in mezzo, lui per il nodo scapino, quello largo e tendente
al triangolo».