Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
D’ORRICO
Antonio Cosenza 26 gennaio 1954. Critico letterario. Del Corriere-Magazine • «Terzo di quattro fratelli. Mio padre si chiama Bernardo e mia madre Anna. Nel
1968 avevo 14 anni, giocavo a pallacanestro, ero innamorato di una delle
ragazze più ricche della città e pensavo che I Fratelli Karamazov fosse il libro più bello del mondo. Nel 1970 cominciai a comprare L’espresso e L’Europeo per capire che cosa era successo a piazza Fontana e come avevamo fatto
ad andare sulla Luna. L’università, Lettere, l’ho fatta a Firenze. Qui presi a collaborare all’Unità» • «Nelle stroncature deve sempre metterci l’arroganza del potente, dello spezzacarriere, se no non gli vengono» (Camillo Langone) • È l’unico critico letterario che ogni tanto si permette di scrivere — credendoci — «È il più bel romanzo da cinquant’anni a questa parte», «È il più grande scrittore del secolo» ecc. • «Funziona come Discoring per i cantanti degli Anni Settanta» (Aldo Nove). [apa]