Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
D’ARCANGELO
Ildebrando Pescara 1969. Basso-baritono. Nel luglio 2007 diretto da Daniel Harding a
Salisburgo nel Don Giovanni; ad ottobre 2007 diretto da Riccardo Muti a Parma nel Requiem per il Festival Verdi ecc. • «Aitante, impetuoso, voce sicura e possente sta raccogliendo ovunque successi
clamorosi» (Leonetta Bentivoglio) • «Mio padre, organista, mi ha fatto studiare musica fin da bambino. Otto ore al
giorno di pianoforte. Una tortura. Per non parlare dell’opera. Papà era così fissato che voleva chiamarmi Radames. Mi faceva vedere le opere in tivù e io mi addormentavo. Ricordo un Barbiere di Siviglia come un supplizio. Trovavo ridicoli i cantanti e non si capiva una parola. A 16
anni presi a frequentare un coro, e Monica Bacelli venne a prepararci per un
concorso polifonico ad Arezzo. Fu lei a dirmi che avrei potuto cantare
seriamente. Mi misi a ridere perché odiavo il canto. Un giorno papà mi fece ascoltare il finale di Don Giovanni diretto da Karl Böhm. Fu un’illuminazione. Decisi di lasciare il pianoforte e di darmi al canto. Partecipai
al Concorso “Toti dal Monte” nell’89 e nel 1991, vincendo sempre. Bruscantini mi chiese di non parteciparvi più per far vincere gli altri». [aow]