Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
D’ANTONA
Olga (Di Serio) Roma 30 ottobre 1946. Politico. Deputato dal 2001 (nel 2007,
scioltisi i ds, scelse Sinistra democratica, poi, alla vigilia delle politiche
2008, è passata al Partito democratico con il quale è stata rieletta). Vedova del giuslavorista Massimo D’Antona, assassinato dalle Brigate Rosse il 20 maggio 1999 • «Vorrei che si smettesse di pensare alle donne come a vedove, mogli, compagne, e
le si considerasse per il lavoro che fanno. Ha mai sentito chiamare un uomo “vedovo”? Invece una donna che perde il marito è vedova per sempre. Metaforicamente, viene messa sulla pira, come in India» • Molto critica con Piero Fassino quando — febbraio 2007 — volle Adriano Sofri alla presentazione della sua mozione (parlò di «una “ferita” nei rapporti con una delle più importanti istituzioni dello Stato, la magistratura») e con la sinistra intellettuale francese che si era opposta all’estradizione dell’ex terrorista Marina Petrella: «Basta con il mito francese della rivoluzione. Basta con le Fanny Ardant che
esaltano i terroristi come Renato Curcio. Non sono eroi. Non c’è un briciolo di romanticismo in quell’immenso dramma chiamato terrorismo»
• Nel giugno 2007, durante il Gay Pride, partecipò alla partita tra politiche e lesbiche. [aov]