Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
D’ANIELLO
Francesco Nettuno (Roma) 21 marzo 1969. Tiratore a volo. Già campione del mondo di double skeet (2007), nel 2008 ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino (2008) • «Ne ha passate tante per arrivare fin qui: poliziotto sulle volanti a Milano, ha
sventato una rapina in un ufficio postale a Torino, ha sedato risse casalinghe
e fra drogati a Roma» (Andrea Buongiovanni & Vincenzo Martucci) • «A 13 anni papà mi fece provare a sparare col fucile a una bottiglia di plastica e la colpii,
era a 15-20 metri. Papà mi disse: “Riprova”. Centrai anche la seconda. Gli dissi: “Ma così è troppo facile, proviamo con qualcosa che vola?”. E sparai a un uccellino, stecchendolo. Ho preso prima il porto d’armi e poi la patente: a 18 anni e un giorno, il 22 marzo 1987, ero già in Questura coi documenti giusti. Non avevo i soldi per sparare, ma ho sempre
amato le armi e la caccia, in particolare quella col cane da fermo. Nella mia
zona ci sono quaglie e beccacce. Ho un solo rimpianto: se avessi cominciato a
14-15 anni, avrei alle spalle 2-3 Olimpiadi. Ma la mia vera fortuna, oltre a
quella di non aver mai dovuto sparare sul lavoro, è essere entrato nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro nel gennaio 2000»
• Vinta la medaglia olimpica e i 75.000 euro di premio Coni per l’argento, si eresse a sindacalista della categoria chiedendo che la somma non
venisse tassata: «Non siamo uno sport ricco» • Sposato con Stefania, un figlio, Michele di 4 anni, che dopo averlo spronato a
compiere il suo dovere coi piattelli («papà, rompili tutti»), invece della medaglia gli chiese di portargli dalla Cina una ruspa.