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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CUTICCHIO

Mimmo (Domenico) Gela (Caltanissetta) 30 marzo 1948. Puparo • Spettacolo più recente: Dal Catai a Parigi (2007) • «Il più potente cuntista della scena italiana, michelangiolesco scultore di sillabe,
omerico cantore di cicli cavallereschi, superbo uomo siciliano dotato di barba
storica e di sapienza fisica» (Rodolfo Di Giammarco) • Fino a diciannove anni accompagnò in giro per la Sicilia il padre, che aveva cercato di salvare una tradizione
quasi cancellata da guerra ed emigrazione. «Ma a diciannove anni, a Parigi, capì che suo padre era Dedalo e lui Icaro. Palermo aveva donato all’Ambasciata d’Italia stucchi e arredi di un palazzo famoso. Giacomo Cuticchio fu invitato a
inaugurare la sala dell’Ambasciata in cui furono rimontati gli stucchi. Altri spettacoli furono portati
nella “cave” di una libreria in boulevard St. Michel, nel quartiere latino. Ma Giacomo
Cuticchio non ci si trovava. Lo imbarazzava avere un pubblico di bianchi e di
neri. Domandava: “Ma chi devo far vincere, i saraceni?”. E decise di tornarsene a casa. La libreria era diretta da Enrico Pannunzio,
che gli disse: “Lasciami tuo figlio”. E lui: “No, ti lascio il mio aiutante”. Sul treno che correva verso Palermo, quella decisione ronzava nella testa di
Mimmo, che improvvisamente sbottò: “Ma come! Lasci i pupi, lasci un estraneo, e non lasci me?”. La tappa di Torino fu fatale. Mimmo scese dal treno e al padre allibito disse:
“Vai avanti tu, io prendo il prossimo”. Invece andò a comprare un biglietto per Parigi. Lui non si era mai chiesto se doveva far
vincere i bianchi o i neri» (Osvaldo Guerrieri)
• Ama definirsi «erede dei cantori medievali che non si nasconde più dietro i teli». [aoe]