Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CUSANI
Sergio Napoli 4 agosto 1948. Ex finanziere. Esperto di bilanci, nel 2007 il Manifesto
(quotidiano comunista) gli ha affidato il piano di risanamento dei conti
economici, nel 2008 la Cgil gli ha chiesto di rivedere quelli della Rai • «Era l’uomo che distribuiva miliardi ai politici per conto di Raul Gardini. Per Antonio
Di Pietro era il grimaldello per processare la classe politica italiana. Alla
fine Cusani fu il solo a finire in galera» (Claudio Sabelli Fioretti) • Il 30 marzo 2001 finì di scontare una condanna a cinque anni e cinque mesi (in carcere per i primi
due, poi in affidamento ai servizi sociali): «Mi sono liberato del rapporto con le cose materiali, ho imparato che quello che
conta sono solo i rapporti umani. Né ho accumulato rancori contro chicchessia» • Figlio di un importante industriale del rame. «Il 68 l’ho vissuto alla Bocconi che era un po’ il college dei rampolli della ricca borghesia milanese. Marx non veniva nemmeno
nominato. Solo Pareto. La contestazione fu per molti un’illuminazione. Si cominciò a discutere di tutto: distribuzione del reddito, capitalismo, sottosviluppo.
Per contestare i professori di fronte agli studenti dovevamo prima studiare le
teorie classiche e poi Marx... studiavamo come matti»
• Rettore era Giordano Dell’Amore: «Un uomo navigato, potente. L’accordo era: se non fate come in Statale, dove spaccano tutto, vi lascio fare.
Funzionò fino al 23 gennaio 1973 quando per la prima volta ci fece trovare l’università chiusa e la polizia fuori. Ci fu la famosa carica dove rimase ucciso, con un
colpo alla nuca, Roberto Franceschi. Dopo due giorni andammo nell’aula dove Dell’Amore insegnava e lo cacciammo. Roberto era un giovane del mio collettivo, un
mio amico, veniva spesso a mangiare a casa mia. Era l’enfant prodige del Movimento, studiava moltissimo, aveva la stoffa del leader.
Quella sera era al mio fianco, sentii il fischio della pallottola che lo
uccideva»
• Di fronte al rifiuto di seguire la sua strada, il padre «vendette le sue industrie. I miei genitori non li volli nemmeno al mio
matrimonio. Poi venne il riflusso. I gruppi si sciolsero. Io finii in Borsa.
Ero amico di Piero Ravelli, che aveva fondato un movimento maoista. Suo padre,
Aldo, era il più grande commissionario di Borsa. Disse a me e a Piero: venite da me» • Oggi è impegnato in battaglie politiche a favore dei carcerati e, con la sua Banca
della Solidarietà, è consulente della Cgil, della Fiom, della Federconsumatori, dell’Adusbef, dei revisori della Practice. A marzo 2008 ha consegnato l’analisi sui conti Rai. Prevede una lenta ma inesorabile caduta: se non ci fosse
nessuna svolta la Rai perderebbe 200 milioni di euro entro il 2010 e
arriverebbe a un debito di 500 milioni • Un blog: L’angolo di Cusani • Ha un figlio. La sorella Fabrizia ha sposato Giampaolo Sodano, ex direttore di
Raidue e di Canale 5. Ha anche un gemello, Dario, artista che usa la tecnica della fotopittura.