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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CUGIA Diego (di Sant’Orsola) Roma 24 maggio 1953. Giornalista. Scrittore. Autore tv. Ottenne grande successo con il programma Radio Alcatraz e il personaggio di Jack Folla

CUGIA Diego (di Sant’Orsola) Roma 24 maggio 1953. Giornalista. Scrittore. Autore tv. Ottenne grande successo con il programma Radio Alcatraz e il personaggio di Jack Folla. «Nella prima edizione, nel 1998, Jack l’albatro doveva morire sulla sedia elettrica ad Alcatraz, ma all’ultima puntata riuscì a fuggire e continuò a trasmettere i suoi programmi da latitante, prima a Cuba, poi di nuovo in Italia. Un flusso di coscienza da cui sono scaturite invettive e sogni, un fiume di parole e musica che ha suscitato interrogazioni parlamentari e interventi della commissione di vigilanza Rai ma che non ha mai perso la sua fisionomia, neanche quando i vertici della rete minacciavano di sopprimere la trasmissione o pretendevano letture e censure preventive» (Carlo Moretti) • Tra gli show televisivi: nel 2005 RockPolitik con Adriano Celentano (inventò il tormentone rock/lento), nel 2006 Non facciamoci prendere dal panico con Gianni Morandi, nel 2007 Apocalypse show con Gianfranco Funari il sabato su Raiuno in prime time (solo due puntate, dalla terza, dopo il flop di ascolti fu sostituito da Giampiero Solari e il programma cambiò titolo: Vietato Funari, ma senza recuperare) • «L’autore maledetto, il più detestato da Fabrizio Del Noce, l’ultimo Lupo solitario dell’etere, il creatore della voce fuori campo di Alcatraz che ha fatto scuola (Lucignolo, Santoro)» (Aldo Grasso) • Famiglia d’origine sarda, padre avvocato e madre casalinga («Nobili decaduti. Non avevamo i mezzi per vivere ai Parioli ma ci vivevamo»), ha iniziato all’Umanità (quotidiano dei socialdemocratici) • Tra i suoi romanzi: L’incosciente (2003), Jack Folla - Lettere dal silenzio (2004), Un amore all’inferno (2005), Zomberos (2006, tutti editi da Mondadori) • Divorziato, due figli (Francesco e Michele) • «Io vorrei vivere in un’altra epoca. Uscire a cavallo la mattina e andare alla battaglia di Solferino».