Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CROZZA

Maurizio Genova 5 dicembre 1959. Attore comico. Imitatore.



Ultime Ha continuato a condurre su La7 Crozza/Italia, in onda dal 2006. Grande scalpore quando nel novembre 2006 imitò papa Benedetto XVI: «Mamma mi ha telefonato: “Sei su tutti i tg, cos’hai fatto?”. E io: “Mamma, sono più famoso di Alì Agca, e non mi hanno nemmeno aiutato i servizi segreti bulgari”» • Ha magnificamente rifatto il verso a Veltroni col tormento del «ma anche...»: «Veltroni ha lanciato una nuova corrente di pensiero. Il “ma-anchismo” ossia il “ma-anche”: (proclamando) Noi siamo per la tolleranza razziale ma anche per il Ku Klux
Klan. Siamo per la libertà ma anche per la schiavitù... non possiamo lasciarla alla destra. Noi siamo dalla parte di chi paga le
tasse, ma anche dalla parte degli evasori... beh, non possiamo lasciare gli
evasori alla Lega. Così come siamo per la politica fuori dalla Rai, ma anche per la politica dentro la
Rai. Almeno: se piove, anche dentro. Il ma-anchismo di Veltroni è bellissimo». Veltroni è stato al gioco e, subito dopo essere diventato segretario del Pd, ha varie
volte accettato di prender parte al programma lasciandosi pizzicare in diretta.



Vita «Mio padre voleva che diventassi calciatore. Dagli 8 ai 15 anni ho giocato nella
Samp, al pomeriggio mi toccava il calcio, alla sera ginnastica artistica, la
domenica mi allenavo per i 1.500 metri. Avevo sempre la bronchite» • Esordio sul palcoscenico nel 1976: comparsa nell’Aida. «Facevo lo schiavo etiope. Ci mettevano in perizoma e ci coloravano con secchiate
di vernice. Quelli che facevano gli armigeri ridevano di noi. Però loro dovevano restare fino al quarto atto. Noi al secondo avevamo già finito e andavamo al mare con le ballerine del corpo di danza del Reno» • Passato alla recitazione, iniziò col Teatro Archivolto, il gruppo fondato nell’84 con Giorgio Gallione, suo regista di oggi, e dove nel 1990 nacquero i
Broncoviz: Dighero-Cesena-Pirovano-Gallione-Crozza e sua moglie Carla Signoris • «Ho avuto come maestro Volonté, ci insegnava il metodo Stanislavskij e poi ci portava a cena; Volonté che ti fa la scarpetta nel piatto è un’emozione incredibile» • «All’inizio degli anni Ottanta, quando lavoravo a teatro con il grandissimo Franco
Parenti, tornavo a casa la sera e quasi mi mettevo a piangere per come mi
sentivo umiliato. Poi ho capito che per fare questo mestiere devi metterti in
gioco continuamente. Metterti in discussione. Quello dell’attore è un mestiere che ti prosciuga l’anima. Anche oggi: sali sul palco e in platea c’è sempre uno che ti dice: “Non mi piace. Non mi fa ridere”. Ha quasi sempre ragione lui»
• è uno dei tanti comici che vengono da Genova (Paolo Villaggio, Beppe Grillo
ecc.): «Mi sento genovese al 100 per cento e sono orgoglioso di esserlo. Genova mi ha
mantenuto selvaggio. Ci torno appena posso» • «Io non mi sento imitatore. Tra me e Verdone che fa uno dei suoi personaggi, o
Albanese che fa Frengo non ci vedo differenza. Io interpreto, più che imitare. Consumo più mastice io di quelli che mettono gli infissi» • è sposato con la collega Carla Signoris, due figli. «Ci siamo conosciuti al liceo, appena l’ho vista mi sono detto: “Mamma mia che antipatica questa”. Poi, a 23 anni, il primo bacio: recitavamo tutti e due il teatro “serio” in tournée con Lina Volonghi e Ferruccio De Ceresa. Poi una pausa per i rispettivi
fidanzati storici. Ci siamo ripresi nell’88, ci siamo sposati nel 1992. Sarei perduto senza di lei: mia moglie è la persona più simpatica del mondo»
• Su Crozza/Italia: «è uno spettacolo tutto mio, dove decide tutto mia moglie».


Critica «è un formidabile copiatore d’anime e quando imita Walter “ma anche” Veltroni o Josè Altafini o Alan Friedman o Antonino Zichichi o Elton John la risata è assicurata: è più vero del vero» (Aldo Grasso, critico però con Crozza/Italia) • «Su La7, è un fantasista che ha deliberatamente rinunciato alla guida di un allenatore. E
come tutti i (grandi) fantasisti che godono di “troppa” libertà, a volte indovina il dribbling e più raramente tiene troppo palla» (Andrea Scanzi).



Frasi «La censura è grottesca. In America chiunque può dire qualsiasi cosa di Bush; in Italia è peccato toccare un sottosegretario. Mi sono dato un unico limite, il buongusto».


Politica «Mi considero di sinistra, i miei valori stanno lì» • Nel 2007 ricevette pure i complimenti di Silvio Berlusconi: «è fantastico, vi invito a guardarlo su Internet. Sia quando canta l’inno del Partito democratico che quando fa l’appello elettorale insieme a Veltroni». [ann]