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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CRISTICCHI

Simone Roma 5 febbraio 1977. Cantante. Primo nella storia, nel 2007 vinse il Festival
di Sanremo e il premio della critica. Cantava Ti regalerò una rosa, brano che, ispirato da una lettera del 1910, parlava di un matto infine
suicida («Non mi interessa se nessuno si ricorderà di me. Voglio che non ci si dimentichi della canzone»). «Sono un caleidoscopio, una macedonia: un’estate sono stato protagonista al Festivalbar e l’anno dopo ho vinto la Targa Tenco» • Da ragazzo voleva diventare fumettista (fu allievo di Jacovitti): «Per sopravvivere ho fatto il gelataio e anche il tombarolo. Sono stato beccato e
ho preso una denuncia dai Carabinieri» • «Una chioma arruffata che tradisce un germe di follia» (Gino Castaldo) • Ebbe il primo grande successo nel 2005 con Vorrei cantare come Biagio Antonacci («vorrei pesare come Biagio Antonacci / firmare autografi alle fan, riempire i
palasport ecc.»): «Ho scritto il pezzo in un momento di grande tristezza e sofferenza, mi sentivo
senza speranza e sembrava che la mia carriera non avesse sbocchi. Mi sono
chiesto: sarà che per fare questo mestiere devo essere come Antonacci? Mi piaceva il suono
del nome: starebbe bene anche a un idraulico. Eros Ramazzotti e Renato Zero no,
fanno troppo artista. E poi termina in acci... un’imprecazione romana»
• Nel 2003 cantò l’inno del quotidiano Il Riformista (Né a destra né a sinistra, leggi il Riformista!) • Ama i tonnarelli cacio e pepe, simpatizza per la Roma • Film preferito Le onde del destino di Lars von Trier. Libro della vita Il bar sotto il mare di Stefano Benni • Il 20 gennaio 2008 è diventato papà di Tommaso. La mamma, Sara, è un’archeologa etruscologa. Per il figlio si ferma per 6 mesi, torna poi con un
nuovo spettacolo in cui recita alcuni monologhi e rivisita brani del suo
repertorio.