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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CRAXI Bobo (Vittorio) Milano 6 agosto 1964. Politico. Sottosegretario agli Affari esteri nel Prodi II (2006-2008)

CRAXI Bobo (Vittorio) Milano 6 agosto 1964. Politico. Sottosegretario agli Affari esteri nel Prodi II (2006-2008). Laureato in Scienze politiche, editore, è stato consigliere comunale e segretario del Psi a Milano fino al 1992, poi presidente del Nuovo Psi. Figlio del leader del Psi ed ex presidente del Consiglio Bettino (1934-2000), protagonista di tangentopoli e principale bersaglio dell’inchiesta Mani pulite (vedi DI PIETRO Antonio), morto in esilio (volontario) ad Hammamet. Ha destato scalpore che si sia schierato col centrosinistra, la parte politica cioè responsabile della caduta del padre. Su questo ha rotto con la sorella Stefania • «Da ragazzo, voce e chitarra, si esibiva alla Budineria, un locale alternativo sui Navigli. Era bravo, suonava bene, la Vanoni suggeriva “una carriera artistica”. Scriveva di musica. Quando pubblicò una raccolta di articoli, prese il titolo da una canzone di Sting: Se ami qualcuno lascialo libero. Infanzia normale, a parte il cognome. La madre, Anna, a proteggere la famiglia, e la sorella Stefania, a rappresentare la parte ribelle. Libri di storia, la passione del Milan, il mito di Rivera, niente furori ideologici: quando i giovani si bastonavano, negli anni Settanta, Vittorio detto Bobo frequentava le elementari alla Montessori, nel centro di Milano» • Nel 2001 fu eletto alla Camera per il Polo, collegio di Trapani: «Perché Trapani? Perché è il posto più vicino alla Tunisia dove è morto mio padre» • Nel 2006, candidato alla Camera dall’Unione, non fu rieletto: «Decisi di portare il mio partito nella coalizione del centrosinistra dopo che il ministero dell’Interno mi aveva bocciato il simbolo del garofano, sostenendo che si confondeva con il simbolo della Nuova Dc e del Psi di De Michelis...» • Nel marzo 2007 scatenò dure critiche una sua telefonata al premier palestinese e leader di Hamas Ismail Haniyeh, in cui dava assicurazioni della volontà italiana di favorire la revoca dell’embargo internazionale contro Hamas. Fini: «Posizione irresponsabile, squilibrata, tale da cancellare non solo a Washington, ma anche in Medio Oriente, ogni credibilità italiana». Rutelli: «Episodio gravissimo che ha rotto la solidarietà internazionale» • Polemico con Bruno Vespa nell’ottobre 2007, in occasione dell’ uscita del suo libro L’amore e il potere. Da Rachele a Veronica, un secolo di storia italiana (Mondadori), in cui si raccontavano le storie d’amore del padre Bettino con Anja Pieroni e Patrizia Caselli: «Ha un brutto modo di fare giornalismo e di vendere libri: dagli speciali di Cogne alle sveltine degli ex potenti. Si possono scambiare le sveltine per I Promessi sposi. Ma Vespa non è Manzoni» • Alle elezioni politiche 2008, candidato con il Partito Socialista, non è stato rieletto • In disaccordo con la sorella anche nel ricordo del padre: lei ha realizzato con la Fondazione Craxi un documentario (La mia vita è stata una corsa) presentato al cinema Embassy di Roma il 24 gennaio 2008, lui preferirebbe una fiction: «Vorrei un film vero, non a tesi, non da Minculpop. Alla regia mi piacerebbe un Costa-Gavras o Pontecorvo, se fosse vivo. E come interprete Michele Placido». [anb]