Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CORTELLESI
Paola Roma 24 novembre 1973. Attrice. Dal 2008, con Valerio Mastrandrea, direttrice
del teatro romano “Il Quarticciolo”. Da ultimo vista nella fiction Maria Montessori: una vita per i bambini (2007, regia di Gianluca Maria Tavarelli) e nello spettacolo Gli ultimi saranno ultimi, «storia di fabbrica e di cinismo sociale» (Curzio Maltese) scritta con Furio Andreotti e messa in scena da Giampiero
Solari (poi libro con dvd edito da Rizzoli) dove interpretava una precaria
rimasta senza lavoro perché incinta. «Mi piacerebbe recitare nel Riccardo III. Non Anna, proprio lui, Riccardo III» • Famiglia borghese «bellissima, solida, ne sogno una tutta mia così», ultima di tre fratelli: «Ero il giocattolo di mia sorella e di mio fratello, più grandi di me. Io non ero una che si trastullava con le bambole, ma un
maschiaccio di periferia. Scorrazzavo in bicicletta, stavo in porta pur di
giocare a pallone con mio fratello. E quando qualcuno mi faceva arrabbiare,
picchiavo...». A tredici anni cantava Cacao meravigliao dall’Indietro tutta di Renzo Arbore, accompagnata dalla mamma: «I miei non si sono mai opposti, mi hanno solo detto: “Fai tutto, ma continua a studiare”. Con me hanno applicato la disciplina morbida, che è la migliore. Ho avuto la mia band musicale, il mio gruppo teatrale, Area Teatro». Al liceo scientifico fu bocciata («ma per fortuna ero un anno avanti!»). Poi sei esami a Lettere • Studi di recitazione alla scuola Bracco, compagni di corso Claudio Santamaria e
Kim Rossi Stuart. «è stata una scoperta bellissima capire che facevo ridere: è un dono, ma poi devi puntare sui testi. Io ho debuttato a Macao, e mi è servito tantissimo, ho imparato a scrivere» • Primo grande successo con Mai dire gol (strepitose le imitazioni del ministro Moratti e di Daria Bignardi), lanciata
dalla Gialappa’s Band: «Amo lavorare in gruppo, ridi, litighi, ti confronti, io devo sentirmi tra amici». Mattatrice di Libero, con Gianni Morandi nel varietà del sabato sera di Raiuno, considerata l’erede di Alighiero Noschese, ha per modelli «la Vitti, Franca Valeri, Bice Valori, attrici che possono farti ridere e
piangere nello stesso tempo. è così liberatorio ridere con le lacrime agli occhi» • Tra le sue esperienze, il Festival di Sanremo 2004, il film Tu la conosci Claudia? (2004, con Aldo, Giovanni e Giacomo) • «Attrice comica, cantante, imitatrice, conduttrice, entertainer, cabarettista, ma
anche attrice drammatica, teatrale, amante della ricerca e della
sperimentazione, la giovane stella romana non ha però “scelto di non scegliere”, piuttosto ha scientificamente praticato la sottile arte dell’ubiquità creativa, scegliendo con sistematicità quello che era meglio per lei, quello che le piaceva, che le si adattava,
quello che le avrebbe dato modo, com’è stato, di dimostrare le sue doti e di darle successo e soddisfazione» (Ernesto Assante)
• «Il successo grosso, quello televisivo per intenderci, può essere una prigione o una grande libertà. è una prigione se diventa un valore in sé e allora ti tocca inseguire tutta la vita. è una libertà se puoi usarlo per fare altro. Per esempio portare un pezzo di pubblico
televisivo a teatro o al cinema a vedere storie non banali» • Oltre tutto, è una bella donna (sta col regista Riccardo Milani). [amd]