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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

COPETTI

Alessandro Tolmezzo (Udine) 1970. Paparazzo. Ex cronista di nera del Gazzettino, è stato il primo a immortalare il piccolo Cruz, l’ultimo figlio dei Beckham, a
beccare Hugh Grant e Jemima Khan in intimità, a identificare Kate Middleton come fiamma di William. «Si definisce “un friulano tutto di un pezzo”. “Certe cose - precisa - non si fanno”. Non si seguono i reali - “con la scorta per strada possono fare quello che vogliono, vanno contromano,
saltano i semafori, andargli dietro è pericoloso” - e non si fotografano i figli minorenni dei vip. Perché anche la categoria più contestata al mondo, quella dei paparazzi, ha un codice etico. “Non ci sono regole scritte, ma sappiamo come comportarci. Poi, certo, trovi in
giro cowboy che hanno una macchina fotografica e credono di poter fare di
tutto, ma è gente che magari lavora da McDonald’s e che la sera spera di fare fortuna con
uno scatto”. Le foto che scottano sono la sua specialità, guadagna anche 20 mila sterline a scatto. Una fortuna. “Ci sono foto che un giorno valgono un milione di sterline - filosofeggia Copetti
- e il giorno dopo valgono due spiccioli”. E quanto a tempismo (e a incassi) lui a Londra non ha rivali. Sono sue le
immagini di William e della sua bella di nuovo insieme scattate nel corso di
una serata che ha aperto un ulteriore capitolo della “guerra” tra Windsor e paparazzi, sollevando tali polemiche che alcuni tabloid hanno
deciso di non pubblicare la scena. Il portavoce di William ha accusato i
fotografi di aver seguito la coppia in modo “aggressivo e potenzialmente pericoloso”. Ma la versione di Copetti è un’altra: “Se William e Kate hanno deciso di trascorrere la serata da Boujis, uno dei loro
night preferiti, è perché volevano essere fotografati. Erano molto rilassati. Sono saliti in macchina
senza filare subito via, io mi sono messo davanti perché attorno alle portiere c’erano tanti colleghi. Kate mi ha visto, mi ha sorriso: mi conosce, in fondo mi
vede spesso. E non si è nascosta. Poi la macchina è partita. Nessuno l’ha seguita”. è a questo punto, sempre secondo la versione di Copetti, che accade
l’imprevedibile: “Eravamo lì a paragonare le foto (io ero contento, le mie erano belle, altri erano
disperati perché non erano riusciti a fotografarli) quando ecco ricomparire l’auto di William e
Kate, che è passata proprio accanto ai fotografi a velocità moderata. Nessuno sa spiegarsi perché. Avrebbero potuto fare qualunque altra strada. è lì che quei colleghi che non avevano foto hanno deciso di seguire la macchina.
Credo che a questo punto i due si sposeranno. è il principe William: non può permettersi di cambiare idea ogni cinque minuti”» (Paola De Carolis 2007). [Lauretta Colonnelli]
[ali]