Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CONTI Carlo Firenze 13 marzo 1961. Conduttore tv. Da ultimo de I migliori anni e I raccomandati (Raiuno)
CONTI Carlo Firenze 13 marzo 1961. Conduttore tv. Da ultimo de I migliori anni e I raccomandati (Raiuno). «Sono quello che sono. Ho un nasone. Perdo capelli» • Debutto nell’85 con Discoring, diventò famoso con il programma per ragazzi Big (1992). Come autore ha firmato Succo d’arancia, Vernice fresca e soprattutto Aria fresca (su Videomusic e Telemontecarlo). Nel 1996 presentò in prima serata su Raiuno il varietà estivo Su le mani (di cui era anche autore). Nel 1997 entrò nel gruppo di conduttori di Luna Park, l’anno dopo gli fu affidato Colorado-Due contro tutti, nel 2000 Domenica In ecc. • «Diploma in ragioneria, ex bancario dall’81 all’86 (“ma il posto fisso non faceva per me”), la mamma sempre come consigliera e punto di riferimento» (Ranieri Polese) • «Gli inizi furono nelle radio private che a Firenze, come dovunque, nascevano e morivano in quantità. Metà anni 70, facevo il dj, ma intanto organizzavo serate: piazze di paese, locali, tutto rigorosamente nei confini toscani» • Sempre vestito di scuro, camicia bianca senza cravatta, «vive nel culto del basso profilo (“è low profile naturale: niente di studiato”), la sua carriera in Rai è stata tutta all’insegna dell’understatement, per i suoi detrattori il suo successo è equiparabile ai misteri di Fatima. Incarnando l’uomo medio nazionale, Conti con l’Eredità incanta ogni giorno oltre cinque milioni di fan, semina i competitori Gerry Scotti (Chi vuol essere milionario?) e Amadeus (Uno contro cento), nello sprint finale della Ghigliottina supera i sette milioni di audience e fa da grande traino al Tg1 con medie del 35 per cento di share. Non basta: il soldato Conti va nella trincea della prima serata con I Fuoriclasse e cattura il 20 per cento dell’audience (sfidando Il capo dei capi e Distretto di polizia); a San Silvestro per RaiUno ha sfidato il gelo di Rimini con cappottone siberiano (“mi scuso, ma c’erano zero gradi e avevo il raffreddore”) a mezzanotte ha brindato al 2008 con 12 milioni di italiani» (Leandro Palestini) • «“Una vita da mediano”, come dice Costanzo. E lui aggiunge: “Magari un centrocampista col gusto del gol”. Un conduttore che non fa polemiche, non fa notizia, ma porta a casa fior di ascolti» (Alessandra Comazzi) • «Alcuni considerano Carlo Conti il classico conduttore senza qualità, un portato dell’aggressione dell’uomo contro la propria intelligenza, contro se stesso, ma sbagliano: il consacrarsi al ridicolo o all’insulsaggine di una causa televisiva sono tutte stravaganze di cui non siamo più capaci. Carlo Conti invece deve tutto il suo successo alla sua abbronzatura» (Aldo Grasso) • «Non andare in vacanza in Sardegna, non essere mai sulle copertine dei giornali, non alimentare qualche bella polemica, non rispondere alle provocazioni: a me pare un pregio, ma per chi fa questo mestiere forse è un difetto» • «Per conteggiare le mie love story, le dita di una mano bastano e avanzano. Ho avuto quattro storie importanti» (tra queste quella con Luana Colussi). [ale]