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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CONTE Carmelo Salerno 9 novembre 1938. Politico. Laurea in Giurisprudenza. Ex deputato del Psi (1979-1992)

CONTE Carmelo Salerno 9 novembre 1938. Politico. Laurea in Giurisprudenza. Ex deputato del Psi (1979-1992). Sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel Cossiga II (1980), ministro per i Problemi delle aree urbane nell’Andreotti VI e VII e nell’Amato I (1989-1993): «Gava quando giurai da ministro nel governo Amato mi chiamò ‘o verginiello» • A partire dal dicembre del 1992 cominciò per lui una lunga serie di avvisi di garanzia (nel settembre 1993 venne arrestato il fratello). Nel 1994 arrivò un avviso per concorso esterno in associazione mafiosa (416bis). Si candidò, tuttavia, al Senato con una lista sua, l’Unione Riformista Meridionale: «Al contrario dei soliti parolai noi ci crediamo e ci batteremo per un rilancio del Mezzogiorno». Nell’ottobre 97 fu rinviato a giudizio, insieme ad altri novanta, per illeciti nella ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia. «Nel 2002 Sales e Bassolino hanno fatto campagna elettorale per candidarmi alla Camera. Sì, proprio così. E allora mi chiedo: so’ sporco o so’ pulito?». Entrò nei Ds nel luglio 2005, alle elezioni del 2006 capolista della lista Dc-Psi al Senato in Campania, secondo i Radicali il suo fu uno dei nove seggi usurpati da un’interpretazione errata della legge elettorale • Dopo quattordici anni, nell’ottobre 2007, è riconosciuto estraneo ai fatti contestati nell’inchiesta California, in cui era accusato di associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio • «Per molti, ancora oggi, è l’Uomo nero. O Carmelo senza paura, come lo chiamava lo zio Luigi, dopo che ruppe un braccio al barbiere e la testa alla barista. A pietrate. Allearsi con lui, con il “piccolo Craxi di provincia”, con il socialista dai metodi spregiudicati, è sempre stato un azzardo. Il rischio era di ritrovarsi “contizzati”, identificati con l’ex ministro alle Aree urbane, con colui che, a torto o a ragione, sarebbe stato uno dei simboli della politica più deteriore» (Angela Frenda) • «Il clan Maiale, quello dal quale avrei preso i voti, ha fatto attentati a me e a mio figlio Federico. Ma lo sa che avevo la scorta perché il mio nome fu trovato in tre covi delle Br?».