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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

COLUCCIO

Giuseppe Marina di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria) 12 aprile 1966. Presunto ’ndranghetista, detto “il re della coca”, al vertice della cosca Aquino-Coluccio. Latitante dal 2005 (nell’elenco dei trenta latitanti più pericolosi ricercati dalla Direzione centrale della polizia criminale), è stato arrestato il 7 agosto 2008 a Toronto (Canada) • Sfuggito nel 2005 all’arresto nel corso dell’operazione Nostromo (coordinata dalla Dda di Reggio Calabria), è accusato di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di
stupefacenti, estorsione, per avere tra l’altro controllato il tratto di mare tra Melito Porto Salvo e Roccella chiedendo
il “pizzo del mare” sull’attività di pesca, in alleanza con il boss di Catania Santo Mazzei (vedi). Ma
soprattutto per aver gestito il traffico di cocaina e hashish dall’America all’Europa. Riparato in Canada, secondo gli inquirenti, si è alleato con la famiglia di narcotrafficanti siciliana Caruana-Cuntrera
• A Toronto, dove si era fatto una nuova identità come Joe Scarfo, con tanto di documenti falsi, viveva in un grattacielo,
appartamento di lusso affacciato sul lago Ontario. Trovato in possesso di un
milione e mezzo di dollari canadesi in contanti, traveller cheques, assegni e
gioielli, tenuto sotto osservazione da tempo dai Ros, viaggiava ora in Range
Rover, ora in Ferrari e Maserati. Dal suo attico è passato direttamente a un ripostiglio per il deposito di materiale per le
pulizie in un carcere di massima sicurezza per essere interrogato dai giudici
canadesi. Espulso dal Canada è stato trasferito nel carcere di Roma il 21 agosto, da allora è detenuto al regime del 41 bis
• Il 17 settembre 2008 sedici esponenti della cosca Aquino-Coluccio sono stati
arrestati nel corso della maxi-operazione condotta tra Stati Uniti, Messico e
Guatemala dai Ros in collaborazione con Dea e Fbi (duecento in tutto gli
arrestati). Secondo gli investigatori la cosca era collegata, attraverso la
famiglia calabrese degli Schirripa, residente nel quartiere Corona di New York,
col “Cartello del Golfo”, l’associazione criminale di narcotrafficanti messicani che controlla il traffico
della cocaina colombiana verso Usa e Europa. Il denaro veniva trasferito all’estero attraverso il circuito della Western Union ed una ricevitoria di Marina
di Gioiosa Jonica riconducibile proprio ad uno dei cognati di Antonio Coluccio,
fratello di Giuseppe. Sequestrati in tutto 16 tonnellate di cocaina e 57
milioni di dollari. [Paola Bellone]