Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
COLLINA
Pierluigi Bologna 13 febbraio 1960. Ex arbitro di calcio. Eletto cinque volte il migliore
del mondo. «La mia dote? Decido» • «Il giovane Collina aveva i capelli e studiava Economia e commercio. A un certo
punto, prima di dedicarsi completamente all’arbitraggio e scegliere una professione (promotore finanziario) che gli
consentisse più tempo libero, lavorò nel campo dell’editoria. Di quel periodo gli è rimasta una spiccata sensibilità giornalistica» (Roberto Perrone) • Debuttò in A il 15 dicembre 1991, Verona-Ascoli 1-0. Fabio Monti: «L’11 febbraio 1996, Collina interrompe Samp-Torino (1-0), invitando Mancini a far
togliere uno striscione dei tifosi con la scritta “Casarin pagliaccio”. Non un gesto di piaggeria verso il designatore, ma un modo per dimostrare la
capacità di contrapporsi anche ai tifosi. In Inter-Juve 0-0 (9 marzo 1997), prima
convalida, poi annulla il gol di Ganz (fuorigioco), correggendo l’errore dell’assistente Florio e va a spiegare la decisione a Hodgson mettendosi in ginocchio
davanti alla panchina. Non solo, ma autorizzato da Casarin, alla fine tiene
pure una conferenza stampa. In Juve-Parma 1-1 (18 maggio 1997) espelle il
tecnico Ancelotti estraendo il cartellino rosso, previsto fin lì soltanto per i giocatori. In Foggia-Bari 1-1 (8 giugno 1997), annulla il cambio
di campo previsto nella ripresa per lasciare il portiere Fontana sotto la
gradinata dei tifosi baresi. Così la partita può riprendere dopo cinque minuti di stop. Ed è ancora motivo di discussione la scelta di far giocare la ripresa di
Perugia-Juve 1-0 (14 maggio 2000), dopo una sospensione per nubifragio di un’ora e undici minuti, che costò lo scudetto ai bianconeri»
• Nel suo curriculum, due Mondiali con una finale (Germania-Brasile 0-2, 30
giugno 2002); la finale olimpica 1996 (Argentina-Nigeria 3-2); la finale di
Champions League 1999 (Bayern-Manchester Utd. 1-2) ecc. • «Ha comunicato l’idea di arbitro come il marketing avrebbe voluto che fosse. Per esempio
longilineo e flessuoso, che già è difficile da trovare. Per esempio calvo e con gli occhi cerulei, che è raro. Per esempio colto e icastico eppure familiare, che è quasi impossibile» (Giancarlo Padovan) • Dal 2007 allenatore-designatore dei fischietti italiani, ha ricevuto meno
consensi che sul campo (ed è stato addirittura costretto a girare con la scorta causa ripetute minacce).
Mario Sconcerti: «Forse è stato troppo bravo per essere anche didattico. è stato così per Pelé, Di Stefano, Rivera, Mazzola, Maradona, Baresi, Batistuta. Non è una regola, ma ha buone conferme» • Sposato con Gianna, due figlie, Francesca Romana e Carolina. Vive a Viareggio. è un grande appassionato di basket (tifa per la Fortitudo Bologna).