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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CIONI Graziano Empoli (Firenze) 17 novembre 1946. Politico. Ex senatore Ds (1994-2001). Assessore alla Sicurezza del comune di Firenze, detto lo «sceriffo», improvvisa popolarità nell’agosto 2007 quando mise fuorilegge i lavavetri (il sindaco Domenici era in quel momento in vacanza in Grecia, ma al ritorno, lo coprì completamente) • «L’ordinanza sui lavavetri è il punto d’arrivo di una onorata carriera di scossoni da prima pagina

CIONI Graziano Empoli (Firenze) 17 novembre 1946. Politico. Ex senatore Ds (1994-2001). Assessore alla Sicurezza del comune di Firenze, detto lo «sceriffo», improvvisa popolarità nell’agosto 2007 quando mise fuorilegge i lavavetri (il sindaco Domenici era in quel momento in vacanza in Grecia, ma al ritorno, lo coprì completamente) • «L’ordinanza sui lavavetri è il punto d’arrivo di una onorata carriera di scossoni da prima pagina. “Spero di aver fatto capire a tutti che parlare di sicurezza non basta. Alle parole devono seguire i fatti, altrimenti non si va da nessuna parte”. Nel 1988 finì anche sul Times, perché decise di chiudere alle auto il centro di Firenze, creando così la zona a traffico limitato più grande d’Europa. Le sue ordinanze muscolari sui venditori abusivi non si contano, come quelle sugli schiamazzi notturni» (Marco Imarisio). Nell’aprile 2008 ha proposto di vietare a mendicanti e venditori abusivi di occupare i marciapiedi: «Dire che non ci si deve distendere sul marciapiede non è né di destra né di sinistra, ma è un discorso di buonsenso, un provvedimento normale» • Ha fondato l’Associazione Firenze Democratica, 2600 iscritti, componente del Pd fiorentino con la quale intende impedire, in vista delle elezioni per il sindaco (2009), che i candidati siano imposti da Roma: «Diremo che i candidati del partito a sindaco li devono scegliere i nostri elettori, che le nomenclature non esistono più e che le telefonate da Roma sono fuori dalla storia» • Cinque figli. Una, Valentina, è morta nel 1996 in un incidente d’auto. «Tutti mi rompono i coglioni con la storia che sono dalemiano. Sapete chi fu il primo che bussò alla porta di casa mia quando morì Valentina? Il signor D’Alema. Si era fatto la strada da Roma fino alla campagna di Empoli, per abbracciarmi».