Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CICCHITTO
Fabrizio Roma 26 ottobre 1940. Politico. Capogruppo del PdL alla Camera. Eletto deputato
nel 2001, 2006 e 2008 per Forza Italia (di cui è stato vicecoordinatore), nel 1976 e 1979 per il Psi, senatore nel 1992 • Laurea in Giurisprudenza, specializzazione in Economia, «durante la Prima Repubblica è uomo di punta della sinistra lombardiana, la corrente “pura e dura” del Psi che per molti anni non entrò al governo per distinguersi dal resto del partito. Nel Psi l’ascesa si interrompe appena il suo nome viene scoperto nelle liste della P2 di
Licio Gelli: Cicchitto è peraltro uno dei pochissimi ad ammettere francamente di aver aderito e di aver
fatto una sciocchezza. Ritorno sulla scena soltanto alla fine degli anni
Novanta, quando approda in Forza Italia, dove inizia una graduale scalata, fino
a diventare vice-coordinatore del partito, una sorta di “numero cinque” nella gerarchia interna, dietro il presidente Silvio Berlusconi, il
vicepresidente Giulio Tremonti, il portavoce Paolo Bonaiuti e il coordinatore
Sandro Bondi» (Fabio Martini)
• Tra le pubblicazioni: Il G8 di Genova (Bietti 2002, è stato anche componente della Commissione d’inchiesta), Il paradosso socialista. Da Turati a Craxi a Berlusconi (Liberal 2003), L’uso politico della giustizia (Mondadori 2006). Direttore de l’Ircocervo, rivista trimestrale dei riformisti, liberalsocialisti e cattolici
liberali • «La mia fede è la tenerezza dei tuoi sguardi» (Sandro Bondi a Cicchitto) • Romanista.