Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CHIATTI
Laura Castiglione del Lago (Perugia) 15 luglio 1982. Attrice. Vista spesso in tv (Un posto al sole, Compagni di scuola, Carabinieri, Incantesimo, Don Matteo, Rino Gaetano ecc.). Al cinema L’amico di famiglia (Paolo Sorrentino, 2006), Ho voglia di te (Luis Prieto, 2007, tratto dal romanzo di Federico Moccia), Il mattino ha l’oro in bocca (Francesco Patierno, 2007), Nel tepore del ballo (Pupi Avati, 2008). Nota anche per alcuni spot Vodafone (il primo con Silvio
Muccino in stile Il laureato, il secondo con Gattuso e Totti in stile Bond) • Bellissima ragazza italiana «uscita direttamente da un quadro del Botticelli» (la France Presse), «ragazza di casa e di provincia, attrice per caso dopo aver studiato canto dall’età di undici anni, la madre si occupa di un negozio di abbigliamento, il padre è metalmeccanico. Da quando ha vinto, nel 1996, il concorso Miss Teenager Europa,
non si è più fermata, un film dopo l’altro, una fiction e un’altra ancora, la pubblicità di Lavazza, il premio di miglior attrice emergente al Giffoni Film Festival» (Fulvia Caprara) • «Ho studiato canto per cinque anni, ma davanti al pubblico diventavo afona, mi
perdevo, se sto sotto un faro comincio a sudare, la macchina da presa, invece,
non mi imbarazza» • «Penso che la carriera di un’attrice a un certo punto deve finire con un saluto a mano aperta. Ho paura che
il lavoro di interprete ti costringa alla lunga a toccare i lati oscuri del tuo
cervello. Osservando gli attori ho sempre pensato che non fossero persone del
tutto normali, mi sembrano in generale un po’ turbati. Il rischio di confondere realtà e fantasia è piuttosto grande» • Fidanzata col “tronista” Francesco Arca (Siena 19 novembre 1979): «Non mi considero una bellona, sono piena di difetti. Per me altezza è mezza bellezza. Io sono alta solo 1 metro e 66, ho il naso da befana, un dente
storto e poco, pochissimo seno» • «Ho avuto problemi per il cognome, omonimo al mostro di Foligno» (vedi Luigi) • Fissata con lo shopping: «Per me era una terapia. Mi è servito per combattere le delusioni d’ amore. Quando stavo male, uscivo e compravo l’impossibile, magari non cose costose, ma di tutto» (Claudia Voltattorni). [aig]