Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CESA Lorenzo Arcinazzo Romano (Roma) 16 agosto 1951. Politico. Deputato dal 2006 (riconfermato nel 2008)
CESA Lorenzo Arcinazzo Romano (Roma) 16 agosto 1951. Politico. Deputato dal 2006 (riconfermato nel 2008). Dell’Udc (di cui dal 2005 è segretario). Già parlamentare europeo (2004-2006) • «Laureato in Scienze politiche alla Luiss e, nel corso degli anni, manager di diverse imprese, Cesa è sempre stato in politica. La gavetta la fa a Roma, dove diventa consigliere comunale per lo scudocrociato ai tempi di Giubilo e Sbardella, anche se la sua patria è Arcinazzo Romano, ai confini della Ciociaria. Si colloca nel grande centro doroteo, per l’esattezza nelle file dei forlaniani. E si avvicina al potente ex ministro dei Lavori pubblici Giovanni Prandini, con il quale vive anche una delle tante disavventure giudiziarie di Tangentopoli (accusa di tangenti Anas), prima prescritta e poi cancellata. Da allora entra per lungo tempo nel purgatorio delle cariche elettive, ma non della politica. Perché finisce precipitosamente la Prima Repubblica e lui decide che non può stare ccon i dc che guardano a sinistra. Contribuisce quindi, insieme a Casini, a fondare il Ccd e poi l’Udc (vedi BUTTIGLIONE Rocco). Marco Follini gli dà fiducia affidandogli la segreteria politica, cosa che gli fa conoscere alla perfezione il partito in tutte le regioni» (Roberto Zuccolini) • «L’onorevole Lorenzo Cesa è l’unico segretario di un partito nel quale comanda un altro. Ma lui, invece di domandarsi perché, ha sempre l’aria di uno che ha appena finito la pennichella. Sarebbe un testimonial perfetto, per la camomilla Sogni d’Oro: nulla riesce a fargli perdere la pazienza» (Sebastiano Messina) • «Quando fa una dichiarazione in tv, Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, suscita due tipi di interrogativi. Se non dice niente, com’è il più delle volte, ci si chiede se ci è o ci fa. Se invece c’è del succo in quel che dice, ci si domanda se parli lui o sia il ventriloquo di Pier Ferdinando Casini, la star del partito. In ogni caso si prova simpatia per un uomo così impacciato e ostentatamente modesto che sembra scusarsi di apparire sul teleschermo. Bisogna invece essere degli esperti per cogliere nello sguardo cosiddetto da pesce lesso di Lorenzo un sottofondo di vispa furbizia. Più esattamente, quella suprema specie di astuzia che consiste nel tenere un profilo basso per agire meglio nell’ombra» (Giancarlo Perna) • «Quando dice che lui non ha smaniato per diventare segretario, “dice una cosa che può sorprendere ma è vera”, conferma Bruno Tabacci. Perché nell’Udc nessuno come Cesa — amico di Casini e di Follini — era l’uomo del potere vero. E con quell’ombra nel passato — carcere, condanna per tangenti e proscioglimento nel 2005 — Cesa ha dimostrato di “aver fegato a passare in prima linea, sotto i riflettori”, dice uno dei dirigenti dell’Udc» (Fabio Martini) • Nuovamente indagato nel 2006 dalla Procura di Catanzaro e dall’ufficio Antifrode del Parlamento europeo. Mattia Feltri: «Pare che il segretario abbia ricevuto fondi comunitari (due milioni e mezzo di euro) diretti a società di cui è stato socio, e poi quei fondi abbiano seguito percorsi diversi e poco limpidi». Nell’aprile 2008 è stata avanzata al gip dal sostituto procuratore di Catanzaro Salvatore Curcio la richiesta di archiviazione per Cesa, il senatore di Forza Italia Giancarlo Pittelli e il generale della Guardia di Finanza Walter Cretella • Sposato con figli. Gaffe quando nel luglio 2007, in margine allo scandalo che vide coinvolto il deputato Udc Cosimo Mele (festino a luci rosse durante il quale una delle due donne che lo intrattenevano ebbe un malore), propose una specie di indennità contro le tentazioni, per favorire il ricongiungimento tra le famiglie e i parlamentari lontani da casa, «perché la vita del parlamentare è dura, la solitudine è una cosa molto seria» • Testimone dello sposo alle nozze fra Pier Ferdinando Casini e Azzurra Caltagirone (27 ottobre 2007). [ahu]