Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CERRONI
Manlio Pisoniano (Roma) 18 novembre 1926. Imprenditore. Nella sua “tenuta” di Malagrotta smaltisce dal 1975 l’immondizia prodotta ogni giorno da Roma e dalla Città del Vaticano • «Fuori dai confini laziali, l’ottavo re di Roma continua ad essere conosciuto solo dagli addetti ai lavori.
Merito soprattutto della riservatezza con la quale Re Manlio ha saputo
costruire sulla spazzatura e sui fanghi di scarto un impero gigantesco, capace
di operare a Brescia come in Australia, a Perugia come in Romania, in Puglia
come in Albania. E poi Francia, Brasile e Norvegia, perché sul suo impero non tramonta mai il sole. Il tutto senza una holding di
controllo, senza una banca di riferimento, senza una sola poltrona accettata
nel mondo della finanza o della politica. Cerroni ha messo su un impero a
ragnatela, con decine di società che fatturano almeno 800 milioni l’anno, ma poi lo trovi socio di riferimento solo della metà di Malagrotta e di poco altro. Per il resto, preferisce operare in consorzi
locali dove compaiono le varie municipalizzate dei rifiuti e dell’energia, dove è complicatissimo capire chi comanda a termine di codici, ma dove a mezza bocca
tutti dicono che comanda sempre lui. E dove non c’è lui ci sono le figlie (a Perugia e a Brescia) o collaboratori legati da
rapporti ultratrentennali. Secondo stime ufficiose che circolano in ambienti
bancari, l’impero di Cerroni varrebbe oltre due miliardi. Ma non essendosi né quotato né indebitato, sono cifre molto aleatorie. La sua forza non è solo l’evidente potere che gli conferisce il fatto di essere presente in mezzo mondo e
di essere “il monopolista assoluto dello smaltimento rifiuti” nei comuni di Roma, Ciampino, Fiumicino e della Città del Vaticano (come ha scritto nel 2004 la commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti). La sua abilità è anche quella di non aver mai frequentato quei salotti della capitale dove il
potere romano si annusa, si struscia, ammicca, si esibisce e alla fine si
mescola in una macedonia ricca più di veleni che di vitamine. Al massimo “l’Avvocato”, come lo chiamano con deferenza i suoi dipendenti senza stare tanto a
sottilizzare se alla laurea in Legge sia seguita anche l’abilitazione professionale, lo puoi incontrare a piedi per l’Eur o sul suo Suv, mentre controlla personalmente le discariche di Malagrotta
(con i suoi 250 ettari, la più grande d’Europa) o i terreni di Albano laziale (ai Castelli)» (Francesco Bonazzi).