Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CELATI
Gianni Sondrio 1937. Scrittore. Tra i suoi libri: Comiche (1970), Le avventure di Guizzardi (1972), Lunario del paradiso (1978), Avventure in Africa (1998). Con i racconti Vite di pascolanti (Nottetempo) vinse il premio Viareggio 2006 • «Vive appartato in Inghilterra, dove è andato a risiedere parecchi anni fa, dopo aver lasciato l’insegnamento universitario a Bologna. Da allora manda rari, ma precisi segnali: una traduzione, una prefazione, un libro di racconti, un
romanzo, ma anche film. Ne ha girati quattro, documentari passati in
televisione alla sera tardi, e che purtroppo hanno visto in pochi. Come ha
detto qualcuno, Celati è uno scrittore che ci “fa guardare un racconto con un altro racconto”. Il che significa che si muove dentro la dimensione narrativa, ne definisce i
confini, eppure cerca sempre di uscirne, e in questo modo produce ogni volta un
nuovo racconto. Gianni Celati è lo scrittore più letterario che vi è oggi in Italia, e al tempo stesso è quello che ne mette in discussione radicalmente il mito, ne mostra tutti i
limiti. Celati ha sempre dato molta importanza alle parole, al linguaggio, alla
tonalità del fraseggio» (Marco Belpoliti)
• «La disgrazia della letteratura è di essere stata presa in mano violentemente dai cosiddetti esperti, i quali
hanno l’idea che essa esista in generale, come fenomeno, e non come fatto vario e sempre
indecidibile. Gente come Claudio Magris o Umberto Eco incarna quello che sarà l’assassinio della letteratura».