Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CASSON
Felice Chioggia (Venezia) 5 agosto 1953. Magistrato. Senatore (eletto coi Ds nel 2006
e col Pd nel 2008). Nel 2005 candidato sindaco di Venezia per il centrosinistra
(sconfitto al ballottaggio da Massimo Cacciari) ● Figlio di pescatori, laurea con lode a Padova con tesi sul sequestro penale, poi
«indagatore implacabile dei misteri d’Italia, dalla strage di Peteano alla scoperta di Gladio, dall’incendio della Fenice al processo del Petrolchimico» (Roberto Bianchin) ● Ne
La fabbrica dei veleni (Sperling & Kupfer 2007) ha raccontato le indagini sul Petrolchimico: «Cominciò tutto in una afosa giornata d’agosto quando, nell’ufficio del magistrato, a Venezia, entrarono un anziano avvocato e Gabriele
Bortolozzo, un operaio del petrolchimico di Marghera che da anni denunciava i
rischi di chi lavorava alla produzione del cloruro di polivinile che con la
sigla Pvc è una delle materie plastiche più diffuse al mondo. Casson lo ricorda bene, il documento che gli consegnarono: “Leggo, ma non credo a quello che leggo. Rileggo e mi sembra una denuncia fuori
dalla realtà”. Possibile che l’azienda sapesse tutto ma, come avrebbe rivelato un documento, preferisse “correre dei ragionevoli rischi” piuttosto che “affrontare oggi perdite di produzione e costi sicuri per evitare conseguenze
possibili in futuro”? Le indagini sarebbero durate anni e anni» (Gian Antonio Stella) ● Furibondi attacchi di Francesco Cossiga, indignato per
la sua inchiesta su Gladio, che arrivò a definirlo «efebo di Venezia» («fumisterie sessantottine» le indagini): «Trovai che i due accenditori a strappo che innescarono l’autobomba di Peteano venivano da un nascondiglio di Gladio. Cossiga si scatenò. Poi un anno dopo raccontò tutto su stay behind» ● Critico verso la magistratura che definisce «un mondo ormai autoreferenziale», addita il Csm di «comportamenti poco chiari, ai limiti della correttezza e della legittimità istituzionale» e dice che nell’opinione pubblica «i giudici riflettono un’immagine negativa». Milanista, sa a memoria la formazione che il 28 maggio 1969 sconfisse 4-1 l’Ajax di Cruijff vincendo la sua seconda coppa dei Campioni: «Quello è stato il Milan più forte di sempre» ● Sposato con la giornalista Rai Milva Andriolli (Venezia 3 dicembre 1962).