Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CASSINA

Igor Seregno (Milano) 15 agosto 1977. Ginnasta. Medaglia d’oro alla sbarra alle Olimpiadi di Atene (2004), quarto a quelle di Pechino
(2008). «Per vincere bisogna rischiare, ed io, rischio».• «Non è un ginnasta scolastico, il perfetto esecutore di piroette nitide e usuali.
Vince con la fantasia, il coraggio, il rischio. La sua immaginazione si spinge
oltre, quasi fosse Spiderman» (Marco Ansaldo) • «Dicono che in quei pochi istanti si spalanchi l’inferno. Il corpo vola, si contorce in aria, e quei pochi decimi di secondo in
cui non sai se riuscirai a riagganciarti alla sbarra sembrano un’eternità. Non lo fa nessuno, solo lui, Igor Cassina. Per questo l’hanno chiamato così: movimento Cassina. Un marchio, un copyright. Una sfida alle leggi della gravità, un patrimonio della ginnastica. Qualche volta riesce, a Igor, il volo
infernale che porta il suo nome. Qualche volta no: e stramazza a terra» (Mattia Chiusano)
• «Questo movimento che porta il mio nome è un doppio salto teso con avvitamento» • Abbandonato momentaneamente il “cassina” dopo alcune cadute rovinose (ai Mondiali di Aarhus 2006 restò immobile a terra per 60 secondi), fu bronzo agli Europei 2007: «Nel mio sport, quando si insinua il dubbio di non saper fare più una cosa è finita: cominci a correggerti e a pensare. E sbagli il doppio» • è figlio di un produttore di mobili: «Con la ginnastica non si guadagna molto. Ma se hai un padre come il mio, con la
sua fabbrica di sedie e mobili “Emilio e Carlo Cassina”, coi suoi dieci dipendenti a Meda, allora ti puoi davvero permettere di andare
tutti i giorni in palestra». [afu]