Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CASSINA
Igor Seregno (Milano) 15 agosto 1977. Ginnasta. Medaglia d’oro alla sbarra alle Olimpiadi di Atene (2004), quarto a quelle di Pechino
(2008). «Per vincere bisogna rischiare, ed io, rischio».• «Non è un ginnasta scolastico, il perfetto esecutore di piroette nitide e usuali.
Vince con la fantasia, il coraggio, il rischio. La sua immaginazione si spinge
oltre, quasi fosse Spiderman» (Marco Ansaldo) • «Dicono che in quei pochi istanti si spalanchi l’inferno. Il corpo vola, si contorce in aria, e quei pochi decimi di secondo in
cui non sai se riuscirai a riagganciarti alla sbarra sembrano un’eternità. Non lo fa nessuno, solo lui, Igor Cassina. Per questo l’hanno chiamato così: movimento Cassina. Un marchio, un copyright. Una sfida alle leggi della gravità, un patrimonio della ginnastica. Qualche volta riesce, a Igor, il volo
infernale che porta il suo nome. Qualche volta no: e stramazza a terra» (Mattia Chiusano)
• «Questo movimento che porta il mio nome è un doppio salto teso con avvitamento» • Abbandonato momentaneamente il “cassina” dopo alcune cadute rovinose (ai Mondiali di Aarhus 2006 restò immobile a terra per 60 secondi), fu bronzo agli Europei 2007: «Nel mio sport, quando si insinua il dubbio di non saper fare più una cosa è finita: cominci a correggerti e a pensare. E sbagli il doppio» • è figlio di un produttore di mobili: «Con la ginnastica non si guadagna molto. Ma se hai un padre come il mio, con la
sua fabbrica di sedie e mobili “Emilio e Carlo Cassina”, coi suoi dieci dipendenti a Meda, allora ti puoi davvero permettere di andare
tutti i giorni in palestra». [afu]