Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CASSANO
Antonio Bari 12 luglio 1982. Calciatore. Dal 2007/2008 alla Sampdoria. Lanciato dal
Bari, ha giocato con Roma e Real Madrid. Con la nazionale ha disputato gli
Europei del 2004 (in gol contro Svezia e Bulgaria, fu certamente il migliore
degli azzurri) e quelli del 2008 (subentrato contro Olanda e Romania, giocò da titolare gli ultimi due match contro Francia e Spagna). «La parola scusa, da quando sono nato a oggi e fin quando morirò non la userò mai»
• «La sua simpatia, molto immediata, latina, lo avvicina a Maradona. Le sue
origini, anche: da molto tempo l’Italia non aveva un campione nato povero, un ragazzo di strada cresciuto da una
madre sola, bidella al mattino e ambulante per poche altre lire» (Giuseppe Smorto) • «Improvvisamente, a diciannove anni, si scopre ricco quasi come Paperon de’ Paperoni. Dopo il celebre gol all’Inter, con colpo di tacco, la Roma paga trenta milioni di euro per il suo
cartellino, il cassiere di Trigoria gliene versa quattro ogni anno. E nessuno
lo tiene più. Gli errori baresi (guida senza patente, velocità eccessiva) diventano poca cosa. Per il presidente Franco Sensi è “il ragazzo ribelle di una terra ribelle”. Ma a forza di scusarlo per la giovane età, questo Cassano non cresce mai. Eppure l’avvio in casa giallorossa dà speranze. Il gioiello barese prende una villa all’Axa, vicino a quella di Francesco Totti, e diventa l’anima gemella del capitano, copiandone persino i vestiti. Tutti contenti, ma
incombe il programma
C’è posta per te. Cassano, redarguito da un Totti vestito da vigile per la guida spericolata,
chiude con la frase: “Seguirò il capitano fino a che Dio non mi chiamerà”. Quando si rivede in tv, Antonio storce il naso, è stato troppo umile e allora tronca l’amicizia con Totti. Qui comincia la fase Cassano-2. Capelli gialli, orecchino e
catena d’oro al collo, il ragazzo si trasforma nel “Pierino la peste” di Trigoria» (La Stampa) • Venduto al Real Madrid all’inizio del 2006, pochi mesi prima che le norme relative allo svincolo gli
consentissero di andarsene da solo senza far incassare un euro a Sensi, nel
2006/2007 ritrovò come allenatore Fabio Capello, col quale a Roma aveva avuto molti scontri ma
pure dato il meglio di sé. In breve ruppero definitivamente, il titolo spagnolo vinto vale giusto per gli
statistici (giocò pochissimo, mentre i compagni festeggiavano lui stava in Italia)
• Grande rilancio nel 2008, ma continuando a dar di matto con numerose “cassanate”, su tutte quella del 2 marzo contro l’arbitro Nicola Pierpaoli che gli costò una squalifica di cinque giornate. Un po’ più calmo da quando s’è fidanzato con la pallanuotista Carolina Marcialis (4 febbraio 1991, gioca col
Diavolina Nervi). [afs]