Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CASCHETTO
Beppe (Giuseppe) 1957 (ariete). Agente tv. «Preferisco stare nascosto e essere considerato autorevole. Credo nel teorema
Cuccia» • «Vivi nascostamente. Era un motto degli epicurei. O anche: bene ha vissuto chi
meglio ha saputo stare nascosto. Questa la diceva Ovidio, ma pare fosse anche
il motto di Cartesio. Illustri precedenti, dunque, per la filosofia manageriale
di Beppe Caschetto, che da un nascondiglio all’altro (in realtà vive a Bologna, dove ha sede la sua società) è diventato l’agente di Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Fabio Volo, Neri Marcorè, Alessia Marcuzzi, Daria Bignardi, Enrico Bertolino, Elisabetta Canalis» (Alessandra Comazzi)
• «Ci sono delle regole: per esempio non apparire. Per buon gusto e per decoro, e
poi perché non è necessario all’artista. Ogni artista ha un suo percorso: bisogna aiutarlo a compierlo,
accompagnarlo. Cercando di dargli quattro cose: buon senso, normalità, sensibilità e capacità commerciale. Anche, anzi soprattutto, nel momento del successo: è lì che l’artista può diventare fragile, insicuro. Dobbiamo dargli una lettura di normalità. Altrimenti si diventa un percentista.Uno che prende solo la percentuale sui
guadagni altrui»
• «Mi considero un progressista. Di formazione cattolica. E mi considero terrone,
figlio di un siciliano. Mio padre, quando gli chiedono che cosa faccio, non sa
ancora che cosa rispondere» • Una figlia, Federica, che gli fa da assistente.