Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CAROFIGLIO

Gianrico Bari 30 maggio 1961. Scrittore, figlio della scrittrice Enza Buono. Ha un
fratello illustratore (Francesco) insieme al quale ha pubblicato la graphic
novel Cacciatori nelle tenebre (Rizzoli 2007) il cui protagonista è l’ispettore Carmelo Tancredi. Premio Bancarella 2005 per Il passato è una terra straniera (Rizzoli 2004) da cui il regista Daniele Vicari ha tratto un film con Elio
Germano (nelle sale da ottobre 2008) • Senatore, eletto nel 2008 col Pd • Magistrato, pm alla Dda di Bari, fu consulente della commissione parlamentare
Antimafia • «Uno che si occupa di mandare in galera gente che traffica bambini dall’Est, di indagare sulla criminalità organizzata pugliese, di intercettare armi o droga, roba così. Ma poi fa anche delle altre cose. Il karate per esempio: “Credo di essere l’unico magistrato in Italia - gli capita di dire sorridendo - con cintura nera
quarto dan...”. Fa anche il padre di due figli, tra parentesi. Infine - negli “interstizi”, come li chiama lui - fa lo scrittore di polizieschi: attività che ormai ha finito per contendere notorietà alla sua prima. La sua risposta fissa, quando gli chiedono come faccia a
conciliare almeno dentro di sé (oltre che a trovarne il tempo) la creatività del narratore e il rigore del magistrato, è che “è un po’ come stare su due tavole da surf, piede destro sull’una e sinistro sull’altra, rendo l’idea?”» (Paolo Foschini)
• «Non si può dire che non abbia recuperato il tempo perduto da quell’estate del 2000 in cui sprofondò nella depressione, “con la sgradevole sensazione che nulla avesse senso”, e per curarsi si mise a scrivere, sogno che coltivava da sempre senza il
coraggio di metterlo in pratica. In pochi anni diventa un maestro del legal
thriller italiano, che veramente non esisteva quasi, prima di lui: Testimone inconsapevole esce nel 2002. Poi Ad occhi chiusi, poi Ragionevoli dubbi, tutti pubblicati dalla Sellerio e tutti costruiti intorno al personaggio di un
giovane avvocato barese, Guido Guerrieri, eroe per caso, un po’ “sfessato” e un po’ Robin Hood» (Sandra Petrignani) • Tra fine 2007 e inizio 2008 è andata in onda su Canale 5 la miniserie L’avvocato Guerrieri, tratta dai romanzi Testimone inconsapevole e Ad occhi chiusi: «La dichiarata operazione di ripetere il fenomeno Montalbano (nata forse dalla
suggestione che sia Carofiglio che Camilleri sono pubblicati da Sellerio) è fallita» (Aldo Grasso) • Tra i suoi libri più venduti nel 2007, L’arte del dubbio (Sellerio), manuale per interrogatori, a metà tra il saggio e la cronaca giudiziaria. «Uscito anni prima come testo giuridico, fu anche adottato dalle Università. Esaurito, cominciarono a girare copie clandestine. Poi ho “cambiato mestiere”, sono diventato uno scrittore ed è nata l’idea di ripubblicarlo. L’aspirazione è che sia uno strumento universale sulla tecnica di fare le domande» • Di Testimone inconsapevole è stata fatta una riedizione con audiolibro in cui è lo stesso Carofiglio a leggere il suo romanzo: «Non lo volevo fare, poi mi sono divertito da matti. Per farmi sciogliere la
lingua mi facevano bere, a fine giornata ero ubriaco» • Premio Fregene per la Narrativa (2007) • Ha collaborato alla sceneggiatura del film tratto dal suo libro Il passato è una terra straniera (2007) • «Nella vita ho fatto sempre tutto da solo, anche nello sport ho scelto il karate.
Per la prima volta adesso sento di volermi impegnare in un gioco di squadra» (nel febbraio 2008 annunciando la candidatura col Pd) • «Purtroppo la casa è fuori dalla mia giurisdizione. Lì comanda mia moglie, poi i figli. Io vengo ultimo e le domande le faccio solo al
cane». [aer]