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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CARDIA

Lamberto Tivoli (Roma) 29 maggio 1934. Magistrato. Presidente della Consob (dal maggio
2003). Commissario dal 1997, nominato da Romano Prodi, fu riconfermato nell’aprile 2002 da Silvio Berlusconi che lo chiamò alla presidenza. È stato anche sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per i
servizi segreti, l’editoria e lo sport nel governo Dini (1995-1996). «Nec spe nec metu, né con speranza né con passione, È il motto citato anche da Cicerone che i suoi uomini gli sentono ripetere spesso» (Francesco Manacorda) • Formatosi nei ranghi della vecchia Dc, debuttò nel Moro II (1964) come capo ufficio degli affari riservati dell’allora ministro del Lavoro, Umberto Delle Fave. Tra il 1976 e il 1978 fu
consigliere giuridico di Giulio Andreotti a Palazzo Chigi, dove tornò nell’82-83 con Amintore Fanfani che gli affidò l’attuazione del programma. Presidente di sezione della Corte dei Conti, tra l’80 e il 1990 fu magistrato delegato al controllo dell’Eni • Sposato con Maria Giovanna Raschi. Un figlio, Marco (Roma 10 aprile 1963),
avvocato, la cui consulenza alla Banca Popolare Italiana ha fatto storcere
qualche naso: in una perizia del 15 ottobre 2003 firmata insieme al collega
Giovanni Battista Bisogni avallò come vera e propria la cessione del 4,99% di Bipielle a Deutsche Bank. Problemi
perché Fiorani, tutti i consiglieri, i sindaci e alcuni dirigenti della banca
lodigiana sono stati in seguito rinviati a giudizio con la motivazione che si
trattava invece di una vendita con “l’elastico” nella quale alla banca tedesca era stata concessa un’opzione a rivendere il 4,99% (mai dichiarata alla vigilante Banca d’Italia). Walter Galbiati: «Il fine era quello di far apparire come definitiva la cessione di alcune attività per migliorare i coefficienti patrimoniali della banca, impegnata, sotto la
guida di Fiorani, in una incessante campagna acquisti».