Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CARBONI
Flavio Sassari 1932. Faccendiere. Il suo nome è legato alla morte del banchiere milanese Roberto Calvi, al processo di primo
grado per il cui suicidio (omicidio?) è stato assolto. «“Faccendiere... Ma perché continuate a chiamarmi così? Io ero e sono un imprenditore, un immobiliarista» • «“Per me la Magliana era solo un quartiere di Roma. mai saputo niente della
famigerata banda”. Però conosceva Domenico Balducci, assassinato da quelli della Magliana. E Pippo Calò, il mafioso che teneva i contatti coi banditi romani. “Pippo Calò lo conoscevo come Mario Aglialoro, a dirmi che dietro quel nome si nascondeva
un boss di Palermo fu il giudice Imposimato. Con lui feci un’unica operazione, di cui s’è chiarito. Poi se Calò ha fatto altri affari con Balducci, che c’entra Carboni? E Balducci per me era un imprenditore che faceva cose che all’epoca non erano reati. Aveva rapporti con senatori e altre personalità, addirittura mi presentò il vice-questore di Roma. Non ho idea del perché lo abbiano ucciso”. C’è chi ha fatto un paragone con l’omicidio Calvi: punizione per soldi da riciclare, investendoli, e mai restituiti» (Giovanni Bianconi)
• «Omicidio Calvi, ma per me quello resta un suicidio al mille per mille. Se mai
una persona può avere dei buoni motivi per uccidersi, quel giorno Calvi li aveva tutti,
purtroppo».