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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CARABETTA

Michele Locri (Reggio Calabria) 1 aprile 1978. Presunto ‘ndranghetista, ritenuto appartenente alla cosca Pelle-Vottari, in lotta con gli
Strangio-Nirta (faida di San Luca, vedi VOTTARI Francesco) • Detenuto dal 30 agosto 2007 quando fu arrestato dalla polizia nel corso dell’operazione Fehida (totale dei fermi quarantrè, tutti a carico di persone ritenute appartenenti a famiglie coinvolte nella
faida di San Luca) • Partecipava all’organizzazione del commando che avrebbe dovuto uccidere Giovanni Luca Nirta
(vedovo di Maria Strangio, uccisa al suo posto la sera del 25 dicembre 2007).
Si stavano dando tutti da fare per comprare le mitragliette, in Germania e in
Svizzera, ma la cosca avversaria li anticipò uccidendo sei di loro (tra cui Marco Marmo, ritenuto responsabile della strage
di Natale), davanti al ristorante “Da Bruno”, a Duisburg (15 agosto 2007, strage di ferragosto). Nell’ordinanza di fermo il gip di Reggio Calabria riporta la conversazione tra lui e
Marco Marmo avvenuta poche settimane prima di quel ferragosto e intercettata da
una cimice in macchina (Carabetta chiede a Marmo di sapere di un suo incontro
con una terza persona): «C: “Ma ti ha detto che la chiudono?”. M: “La porta!”. C: “Ma la chiudono vero?”. M: “.. uh..”. C: “Come, come la chiude? ... Se non muore Gianluca non si può chiudere... quello non ha più niente da perdere Marco... questa è la pericolosità sua, hai capito?”»
• Il 17 settembre successivo una microspia piazzata dalla Squadra Mobile di
Reggio Calabria nella casa di San Luca intercetta una conversazione tra la
madre di Michele e un uomo non identificato che dice: «Sì, ora hanno fatto la pace... Hanno fatto la pace tutti... Se l’ avessero fatta prima... Era onesta la pace». E la signora Carabetta: «Se l’avevano fatta prima, non erano morti questi...».