Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CANTATORE
Vincenzo Bari 22 febbraio 1971. Pugile. Nel 2007 battendo Alexander Gurov conquistò ai Fori imperiali il titolo europeo dei Massimi leggeri per poi perderlo al
Palaeur contro il danese Johny Jensen (ko al 2º round) • «Vive a Roma fin da piccolo. È professionista dal 1993. Prima, È stato un buon dilettante. Prima ancora, aveva sognato di diventare un ottimo
calciatore» (Claudio Colombo) • «Ha una capacità bipartisan che i referendari gli invidiano. Presenta, infatti, un match in
Campidoglio con il sindaco di Roma, Walter Veltroni e, dopo le vittorie, regala
i guantoni a Gianfranco Fini o abbraccia Gianni Alemanno. Combatte in scenari
da cartolina: all’ombra del Colosseo o a Piazza di Siena. E le serate dei suoi match sembrano la
notte dei Telegatti piuttosto che una riunione a suon di cazzotti» (Roberto Stracca) • Nel 2007 prima fu deferito dalla Federpugilato per aver dichiarato che ormai
sul ring buttano dentro «ex criminali e zingari», poi si laureò in Scienze Politiche con la tesi Lo sport nella società (110) • Nel 2008 ha partecipato a Uomo e gentiluomo, programma in sette puntate condotto su RaiUno da Milly Carlucci • Ha per manager la moglie Francesca Minardi (Roma 21 dicembre 1974), che nel
2005 si candidò alle regionali in lista con Alleanza nazionale, poi impegnata con Alleanza
federalista. Polemiche la volta che le telecamere la beccarono mentre diceva al
marito “ammazzalo”: «Mica volevo che uccidesse Gurov sul serio, nella boxe si dice così: mi sono ispirata al pubblico della leggendaria sfida Alì-Foreman, quando la folla urlava “Alì bomaye”. Che significa ammazzalo. Ma alla fine sono stata la prima ad andare da Gurov
per assicurarmi che fosse vivo e vegeto». Hanno due figlie, Giulia e Claudia
• Nel maggio 2008 gli bastò farsi riconoscere per mettere in fuga due rapinatori che entrati nella
concessionaria d’auto gestita dal cognato nei pressi di Ponte Milvio gli volevano rubare il
Rolex.